11 colpi di pistola sono stati sparati a scopo intimidatorio contro il cancello d’ingresso del resort “Popilia country resort” di proprietà del noto imprenditore Pippo Callipo, a Maierato, in provincia di Vibo Valentia.
A sparare sono stati ignoti. Il resort sorge su una superficie di 140 ettari, la stessa area in cui ha sede l’industria di Callipo riferita all’industria del tonno. L’intimidazione è stata denunciata ai carabinieri che indagano a tutto campo per risalire agli autori.
Il re del Tonno ha poi avuto un incontro con il Prefetto di Vibo Valentia, Carmelo Casabona. Callipo è anche presidente della “Volley Tonno Callipo”, che milita nel campionato di A1 maschile di pallavolo.
“Undici colpi di pistola – ha detto Pippo Callipo, a proposito dell’intimidazione subita – non ci fanno arretrare di un millimetro. Andremo avanti con le nostre aziende e con i nostri riferimenti certi, che sono le forze dell’ordine ed il Prefetto di Vibo Valentia. E’ un episodio che non so spiegarmi perché non ho ricevuto alcuna richiesta estorsiva, nè segnali di ostilità. Comunque io resto in Calabria”, ha detto l’imprenditori riprendendo un suo vecchio slogan politico del suo movimento con cui si presento alle elezioni regionali negli anni passati.
Un’altra intimidazione l’aveva subita nei giorni scorsi il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà che ha ricevuto lettere minatorie. E’ alta tensione in Calabria dopo l’escalation criminale contro istituzioni e imprese. Numerose le attestazioni di solidarietà che battono le agenzie.
“Questo ennesimo, deprecabile atto intimidatorio – afferma il governatore della Calabria Mario Oliverio – indica la gravissima emergenza che, in questo momento, vive la nostra regione in termini di sicurezza, di rispetto della legalità e delle regole democratiche.
Gli fa eco il segretario regionale del Pd Ernesto Magorno che esprime vicinanza all’imprenditore e a il sindaco di Reggio. “Ancora imprenditori e amministratori, espressione della Calabria sana e onesta, presi di mira da atti intimidatori”.
“Il sindaco Sergio Abramo, ha sentito telefonicamente, per esprimere la solidarietà personale e quella della città di Catanzaro, all’imprenditore Pippo Callipo e al primo cittadino di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, bersagli di intimidazioni e minacce.
“Le intimidazioni e le minacce all’imprenditore Pippo Callipo e al sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà ci rappresentano una realtà inaccettabile e che rischia, se non opportunamente contrastata, di gettare la nostra terra in una situazione di non ritorno. Bisogna reagire, tutti assieme, per riaffermare innanzitutto la presenza dello Stato e delle istituzioni”.
“Hanno ragione coloro che sostengono – spiega Abramo – che non bastano le generiche solidarietà alle vittime. Sono certo che magistratura e inquirenti individueranno al più presto i responsabili di questi gesti vili e vigliacchi. Ma sono anche dell’avviso – e lo vado dicendo da molto tempo – che la disoccupazione dilagante e la disperazione rappresentano nutrimento per la criminalità. C’è bisogno di un grande piano per l’occupazione, che coinvolga lo Stato, la Regione, gli Enti locali, Confindustria, i settori produttivi, per dare risposte soprattutto al mondo giovanile. E’ in altre parole una battaglia da combattere su più fronti”