La mattina del 2 dicembre scorso sono sbarcati presso il porto di Crotone 119 migranti di diverse nazionalità tra cui donne e bambini. L’evento migratorio ha avuto inizio dalle coste turche per mezzo di una imbarcazione a motore con inequivocabile direzione verso le coste crotonesi.
Personale della locale Squadra Mobile a seguito di un’articolata attività investigativa ha sottoposto a fermo due cittadini di nazionalità turca, A.Y. classe ’80 e O.D., classe ’82, ritenuti gli scafisti.
Gli stessi, all’atto delle operazioni di soccorso avvenute in mare e poste in essere da una motovedetta della Capitaneria di Porto, hanno tentato di eludere i primi controlli, confondendosi con i migranti sotto coperta e dichiarando di essere dei semplici viaggiatori clandestini.
L’esperienza del personale della Squadra Mobile di Crotone in materia di traffico di esseri umani ha consentito, però, di individuare i due scafisti nonostante le loro dichiarazioni false e tendenziose, riuscendo pertanto ad acquisire indizi gravi, precisi e concordanti a loro carico, che hanno consentito di eseguire un fermo di indiziato di delitto, convalidato, nella giornata di ieri, dall’autorità giudiziaria .
Nella mattinata del 3 dicembre, inoltre, personale della Squadra Mobile di Crotone ha dato esecuzione ad un ulteriore decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura di Locri, nei confronti di un cittadino di nazionalità libica M.A., classe ’90.
Il provvedimento è stato adottato a seguito degli approfondimenti investigativi posti in essere dalla Squadra Mobile che ha potuto acclarare le responsabilità penali del predetto cittadino libico in ordine ad un evento migratorio avvenuto in Roccella Jonica in data 25 novembre 2021, allorquando furono tratti in arresto altri due scafisti di nazionalità egiziana.
L’attività di indagine successiva ha reso possibile l’individuazione ed il contestuale fermo del cittadino libico, anch’egli coinvolto, in qualità di scafista, nell’evento migratorio clandestino.