Non sarebbe mai riuscito ad accettare l’interruzione della relazione con la sua ex ragazza e così, a partire dalla scorsa estate, avrebbe poste in essere una lunga serie di condotte persecutorie e violenze nei confronti della donna, ultimo atto quello di distruggerle il cellulare.
La ex ha però denunciato tutto e la procura di Catanzaro ha chiesto e ottenuto dal gip una misura cautelare agli arresti domiciliari eseguita stamane dai carabinieri della compagnia di Soverato nei confronti di Massimo Raffaele, 36enne di Cardinale, ritenuto responsabile di atti persecutori, lesioni aggravate, violenza privata e danneggiamento aggravato.
L’escalation di violenza, iniziata nella prima metà di agosto e andata avanti fino a pochi giorni fa, si sarebbe sviluppata mediante reiterate ingiurie, minacce e percosse, finalizzate a ripristinare la loro relazione sentimentale.
L’ultimo significativo episodio si è verificato il 2 ottobre scorso, allorquando l’uomo, dopo aver inseguito la ragazza a bordo della propria autovettura, l’ha costretta a fermarsi e, per impedirle di contattare i carabinieri, le ha sottratto il telefono cellulare, distruggendolo.
Le indagini, scaturite dalla querela presentata dalla ex fidanzata e condotte dai militari della stazione carabinieri di San Vito sullo Jonio, avrebbero consentito di cristallizzare il quadro accusatorio, accertando il protratto stato d’ansia vissuto dalla ragazza, oramai costretta a mutare le proprie abitudini di vita.
Elementi che hanno fatto inevitabilmente scattare la misura cautelare, con contestuale divieto di comunicare con persone diverse da quelle che con lui convivono, come disposto dall’autorità giudiziaria.