Un ragazzo di 15 anni, di origine etiope, è deceduto nell’ospedale di Vibo Valentia dove era giunto in gravi condizioni domenica sera, dopo essere sbarcato dalla nave “Diciotti” della Guardia Costiera insieme ad altre 612 persone. Il minorenne era partito dal suo Paese di origine e nel canale di Sicilia era stato soccorso mentre era su un barcone. Tuttavia le sue condizioni erano già gravi.
Denutrito e disidratato è stato subito ricoverato in codice rosso al pronto soccorso dove è morto la notte scorsa. Quello del ragazzo etiope è solo uno dei casi registrati durante l’ultimo sbarco di profughi a Vibo. Altre 20 persone dell’Africa Subsahariana sono state trovate in condizioni simili e si trovano ricoverate in varie strutture sanitarie in condizioni precarie. Molte di loro hanno bevuto per giorni acqua salata, che ha compromesso le normali funzioni organiche.
Martedì la Polizia vibonese ha arrestato quattro persone, tra cui un minore, ritenute essere gli scafisti dell’imbarcazione soccorsa dalla Nave Diciotti. Su di loro adesso peserà anche l’accusa di omicidio. Lo sbarco è avvenuto nel porto vibonese domenica sera con 612 migranti, tra cui il 15enne etiope deceduto.