L’ex consigliere regionale della Calabria Domenico Creazzo, eletto nel 2020 con la lista di Fratelli d’Italia, è stato assolto dall’accusa di scambio elettorale politico-mafioso.
Lo ha deciso il Tribunale di Palmi a conclusione del processo denominato “Eyphemos” scaturito da un’indagine condotta dalla polizia di Stato a carico delle cosche di ‘ndrangheta di Sinopoli e Sant’Eufemia d’Aspromonte, nel Reggino.
A carico di Creazzo, che fu arrestato pochi giorni dopo l’elezione in Consiglio regionale quando era ancora sindaco di Sant’Eufemia, la pubblica accusa aveva chiesto la condanna 16 anni di reclusione.
L’ex consigliere regionale, in particolare, era stato accusato di avere accettato la promessa di procurargli voti fattagli dal boss Domenico Laurendi, imputato anche lui nel processo “Eyphemos” e condannato a 20 anni nel troncone del dibattimento celebratosi con il rito abbreviato.
Dall’imputazione di scambio elettorale politico-mafioso è stato assolto anche il fratello dell’ex consigliere regionale, Antonino Creazzo, condannato però a 3 anni di reclusione per minacce e ricettazione.
Nel processo “Eyphemos” celebrato con il rito ordinario ci sono state, complessivamente, 21 condanne e 30 assoluzioni. Tra gli assolti, oltre a Domenico Creazzo, ci sono l’ex presidente del Consiglio comunale di Sant’Eufemia d’Aspromonte, Cosimo Idà, ed il medico Giuseppe Antonio Galletta.
La condanna più alta, 15 anni, è stata comminata a Giuseppe Bagnato, mentre 14 anni sono stati inflitti a Cosimo Cannizzaro, Diego Forgione e Carmine Napoli.