Con l’accusa di scambio elettorale politico mafioso è stato arrestato e posto ai domiciliari il sindaco di Sant’Eufemia d’Aspromonte, Domenico Creazzo, recentemente eletto consigliere regionale per Fratelli d’Italia nella circoscrizione Sud, con oltre 8 mila voti. L’amministratore è finito in manette nell’ambito dell’operazione Eyphemos della Dda di Reggio Calabria, condotta dalla Polizia che ha portato in manette 65 persone.
Secondo l’accusa, Creazzo nel coltivare e realizzare il progetto di candidarsi e vincere le elezioni regionali del gennaio 2020, si era rivolto alla‘ndrangheta (in particolare a Domenico Laurendi) dapprima attraverso il fratello Antonino Creazzo in grado di procacciare voti, in cambio di favori e utilità, grazie alle sue aderenze con figure apicali della cosca Alvaro e poi direttamente, al fine di sbaragliare gli avversari politici.
In manette insieme a Creazzo sono finiti in carcere il Vice Sindaco di Santa Eufemia di Aspromonte, Cosimo Idà, ritenuto artefice di diverse affiliazioni che avevano determinato, secondo la Dda, un forte attrito con le altri componenti del locale di ‘ndrangheta eufemiese e l’alterazione degli equilibri nei rapporti di forza tra le varie fazioni interne allo stesso.
Con la contestazione di partecipazione all’associazione mafiosa sono finiti in carcere anche il Presidente del Consiglio Comunale Angelo Alati quale mastro di giornata della cosca, il Responsabile dell’Ufficio Tecnico ingegnere Domenico Luppino, referente della cosca in relazione agli appalti pubblici del comune e Domenico Forgione, inteso “Dominique”, consigliere comunale di minoranza, che aveva il compito di monitorare gli appalti del comune per consentire l’infiltrazione da parte delle imprese riconducibili alla cosca eufemiese.