‘Ndrangheta, colpo al clan Alvaro. In manette il sindaco di Delianuova

Diciotto fermi della Dda. L'accusa per il primo cittadino è pesante: Associazione mafiosa legata agli appalti per i lavori pubblici

Carlomagno

carabinieri sinopoli rc alvaroE’ in corso dalle prime ore di questa mattina una vasta operazione dei Carabinieri di Reggio Calabria, in esecuzione di un fermo emesso dalla Direzione distrettuale antimafia reggina nei confronti di 18 persone ritenute appartenenti alla cosca Alvaro di Sinopoli, accusati di associazione di tipo mafioso, estorsione, truffa aggravata, trasferimento fraudolento di valori, aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose.

Tra i fermati c’è anche il sindaco di Delianuova, Francesco Rossi, e due imprenditori. Le indagini dei Carabinieri hanno fatto luce sugli interessi criminali della cosca “Alvaro”, una delle più agguerrite cosche del mandamento tirrenico della ‘ndrangheta reggina, in grado di infiltrare enti pubblici e amministrazioni locali per influenzarne le scelte e acquisire illecitamente appalti e finanziamenti pubblici.

Secondo la Dda, il sindaco di Delianuova Francesco Rossi, eletto tre anni fa con una lista civica, sarebbe stato a tutti gli effetti partecipe della cosca le cui principali attività di arricchimento illecito sarebbero state legate ad appalti per lavori pubblici.