Beni per un valore di oltre un milione e 160mila euro sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza di Catanzaro ai lametini Francesco ed Emanuele Iannazzo, padre e figlio, membri dell’omonima famiglia di ‘ndrangheta operante nel territorio di Lamezia Terme e comuni limitrofi.
Il provvedimento di sequestro è stato emesso dal Tribunale di Catanzaro su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia.
I Iannazzo, esponenti della cosca di ‘ndrangheta confederata “Iannazzo-Cannizzaro-Daponte” di Lamezia Terme, erano stati coinvolti nella nota operazione di polizia denominata “Andromeda”, culminata nel mese di maggio del 2015 con l’esecuzione di numerosi arresti.
All’esito del procedimento penale di primo e secondo grado i destinatari dell’odierno provvedimento di sequestro erano stati condannati a pesanti pene detentive perché ritenuti colpevoli in particolare di associazione mafiosa.
La famiglia Iannazzo – spiega una nota della procura -, tra quelle del territorio lametino, caratterizzate da un’idea “tradizionale” di cosca mafiosa, oltre che dedita ai reati ricompresi negli ambiti tradizionali di interesse criminale, ha da sempre costituito un esempio tipico di “mafia imprenditoriale” capace di avvalersi di un fittissimo reticolo di imprese intestate o comunque facenti capo a esponenti della famiglia.
Le indagini patrimoniali condotte dagli investigatori del Gico del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Catanzaro, hanno consentito di ricostruire in capo ai soggetti ingenti patrimoni, i cui valori sono risultati sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati dagli stessi e dai loro familiari.
L’intero patrimonio sottoposto a sequestro è costituito da quattro fabbricati, sei terreni tutti ubicati in Lamezia Terme, un’autovettura e diversi rapporti bancari e finanziari, il tutto per un valore complessivo di oltre un milione e 160mila euro.