Dopo la bocciatura della candidatura di Roma per le Olimpiadi nel 2024, da parte della sindaca Virginia Raggi e Beppe Grillo, leader del M5S, enorme è stata la delusione per quanti sognavano la Capitale Olimpica dopo Mafia Capitale. Un evento di portata mondiale di cui ne beneficiava tutto il Paese.
Dopo i sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, che ha proposto un referendum dove partecipino tutti gli italiani, arriva anche la proposta del sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto che propone le Olimpiadi del Sud offrendo la disponibilità del comune di Cosenza.
Occhiuto, che già nei giorni scorsi aveva sostenuto la candidatura nella Sibaritide, visto l’andazzo in Campidoglio, ha scritto al presidente del Coni Giovanni Malagò per allargare la partecipazione e fare le Olimpiadi del Sud.
“Caro Presidente, – scrive Occhiuto a Malagò – comprendo l’amarezza del Coni che poi è l’amarezza di tutti noi per il fatto che il Paese perda questa grande occasione, ma credo sia già tempo di andare oltre, puntando alle Olimpiadi della Magna Grecia per il 2028”.
“Seppure nel sentimento di delusione che segue una decisione di questo genere, il dato che se ne può ricavare – prosegue Occhiuto – può essere paradossalmente positivo: c’è una grande fetta di Paese che non vuole dire no ed è proprio quella, ad esempio, dei territori in cui è sorta la civiltà. Incontrerò presto i Sindaci di Napoli e Bari che sono infatti già d’accordo con me per iniziare a porre le basi della candidatura con deliberazioni consiliari, al fine di presentare entro un anno il progetto”.
La prima scelta – scrive ancora Occhiuto – sarà fatta il 2019 mentre quella definitiva avverrà il 2021, per cui vorremmo costruire un evento itinerante con una base fissa e con il coinvolgimento di tutto il Meridione. Le infrastrutture possibili in concomitanza dei Giochi avrebbero il potere reale di cambiare il Sud ad impatto zero perché ci impegneremmo a costruire percorsi ecosostenibili per le città”.
“Le incompiute che ancora penalizzano il Sud – aggiunge – come le strade statali, le linee ferrate interne, il percorso portuale da Napoli, Taranto fino a Gioia Tauro e Catania, l’auspicata realizzazione in joint venture del Ponte sullo Stretto trasformerebbero in maniera concreta il territorio. Suppongo che anche Renzi – conclude Mario Occhiuto – sarebbe d’accordo con questa ambiziosa iniziativa per rinvigorire l’essenza della Storia che pulsa nelle vene del Mezzogiorno e che può diventare, appunto, il sogno possibile della nostra grande Olimpiade del 2028”.