È stato fissato per il prossimo 26 gennaio 2021 dinanzi alla Prima Sezione della Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro, il giudizio di secondo grado per l’omicidio di Antonio Barbieri, il ragazzo ucciso a colpi di pistola a gennaio 2019, a Rossano. Alla sbarra ci sono il 27enne Cristian Filadoro e il 33enne Vincenzo Fornataro. Entrambi erano stati condannati in primo grado rispettivamente a 30 anni e 16 anni di reclusione dal Gip del Tribunale di Castrovillari all’esito del processo celebrato con la formula del rito abbreviato.
Il giovane Antonio Barbieri, rinvenuto gravemente ferito il 12 gennaio 2019 all’interno di una Mercedes in via Bruno Buozzi allo scalo di Rossano, morì quattro giorni dopo presso l’ospedale civile dell’Annunziata di Cosenza. Il personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Corigliano Rossano, che condusse le indagini coordinate dal Pm Tedeschi, con acume investigativo, individuò immediatamente il motivo passionale (la fidanzata di Filadoro in passato era stata sentimentalmente legata alla vittima) e diede corso a serrate attività investigative risolvendo il caso nel giro di pochi giorni.
Secondo quanto ricostruito, la vittima, tornato da fuori, andò a parlare con la ex fidanzata in una panetteria dove la ragazza lavorava, forse nel tentativo di riagganciare la relazione. La giovane avrebbe poi avvertito Filadoro della sua presenza e il presunto killer, una volta giunto sul posto accompagnato da Fornataro, avrebbe sparato a bruciapelo Antonio Barbieri mentre era nella sua auto.
Per come statuito dalla sentenza di primo grado, emessa lo scorso febbraio, l’esecutore materiale sarebbe stato appunto Cristian Filadoro (difeso dagli avvocati Giuseppe Bruno e Francesco Oranges) condannato a 30 anni di reclusione, mentre in concorso, nella commissione del grave gesto di sangue, risulta Vincenzo Fornataro (difeso dall’avvocato Massimo Ruffo), condannato alla pena di 16 anni di carcere, per avere, quella sera, accompagnato con la propria auto Filadoro da Corigliano a Rossano.
A gennaio si darà quindi il via al processo di Appello, nel quale si costituiranno anche le parti civili, difese dagli Avvocati Ettore Zagarese, Francesco Nicoletti, Giusy Acri, Emanuele Sapia, Maria Teresa Zagarese.