Omicidio Gigliotti, Marco Gallo condannato a 30 anni di carcere

Carlomagno
Marco Gallo
Marco Gallo

Il Tribunale di Lamezia Terme ha condannato Marco Gallo alla pena di 30 anni di reclusione, perché ritenuto responsabile dell’omicidio e della distruzione del cadavere di Domenico Maria Gigliotti, avvenuto a Lamezia Terme nel gennaio del 2015.

Oltre alla condanna, Gallo è stato chiamato a risarcire le costituite parti civili Gigliotti Franco Pasquale (difeso dall’avvocato Salvatore Cerra) e Gigliotti Rossella (difesa dall’avvocato Lucio Canzoniere). Il Pm, nell’udienza di luglio, aveva chiesto l’ergastolo per il 37enne Marco Gallo (difeso dagli avvocati Antonio Mancuso e Francesco Siclari).

Gallo, si ricorda, è accusato di aver ucciso e dato alle fiamme l’imprenditore edile Gigliotti poiché – secondo le accuse – il presunto serial killer su commissione avrebbe versato 1.100 euro per una crociera mai fatta all’agenzia di viaggi gestita dalla moglie della vittima.

Sarebbe stato proprio l’incasso fraudolento dell’anticipo versato, nonché la mancata restituzione dello stesso a scatenare la violenta reazione dell’imputato che, già nel mese di ottobre 2014, avrebbe esploso alcuni colpi d’arma da fuoco contro l’abitazione della famiglia Gigliotti.

Ma il movente dell’efferato delitto – secondo le indagini condotte dalla Sezione investigativa del Commissariato di Lamezia Terme e dalla Squadra Mobile di Catanzaro – sarebbe riconducibile anche a presunte avances sessuali di Gigliotti nei confronti della moglie di Gallo, da cui sarebbe nata una discussione fra presunto killer al culmine della quale Gigliotti avrebbe pesantemente malmenato Gallo, circostanza poi smentita da quest’ultimo nel corso dell’interrogatorio di garanzia.

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