«Sul Cara di Crotone, purtroppo, avevamo ragione noi». È quanto afferma la deputata del M5S Federica Dieni a poche ore dall’operazione della Dda di Catanzaro che ha portato all’arresto di 68 persone e ha svelato gli interessi dei clan Arena nel Cara di Isola Capo Rizzuto.
«Eravamo e oggi siamo ancora più convinti – aggiunge la parlamentare – che il Cara di Isola Capo Rizzuto sia un sistema ai limiti della legalità. La Prefettura stessa, fino a non molto tempo fa, non era in possesso di documenti importanti, come quelli relativi ai subappalti. Le indagini della Dda di Catanzaro, se possibile, prospettano un quadro ancor più preoccupante e ipotizzano che la ‘ndrangheta, con l’appoggio sostanziale della Confraternita delle Misericordie, sia riuscita a controllare il più grande centro di accoglienza per richiedenti asilo d’Europa».
«L’accoglienza, insomma – conclude Dieni –, era diventato un affare sulla pelle dei richiedenti asilo e dei contribuenti. Alla Dda di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri va il nostro plauso per questa brillante operazione che ha permesso di smascherare un perverso sistema d’affari che, in 10 anni, avrebbe permesso ai clan di ottenere circa 40 milioni di fondi Ue»