2 Maggio 2025

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Amore non corrisposto per la spogliarellista, la spara e si suicida

omicidioHa litigato con una spogliarellista di cui si era innamorato e poi si è suicidato sparandosi un colpo di pistola alla testa, probabilmente dopo aver tentato di uccidere lei. E’ successo domenica mattina a Torino.

Secondo una prima ricostruzione, l’uomo, Elio Giancotti, 45enne di Rho (Milano), prima di farla finita avrebbe avuto un violento diverbio con la donna al culmine del quale ha estratto una semiautomatica Tanfolio e ha fatto fuoco, fortunatamente mancandola.

Forse, credendola morta, l’uomo si è suicidato con la stessa arma, dopo aver visto la Polizia nel frattempo allertata da alcune persone che avevano notato l’uomo agitato che maneggiava l’arma fuori da un’auto all’interno della quale si trovava la giovane.

Lei, una 31enne ungherese che fa striptease in un locale torinese, è stata trasportata all’ospedale Cto di Torino dove i medici hanno accertato che non è stata raggiunta da proiettili, ma ha riportato lesioni alla testa giudicate guaribili in un mese.

Sulla tragedia indaga la Squadra mobile della questura di Torino. All’origine della lite probabili motivi passionali. Elio Giancotti, che frequentava la donna da qualche tempo, avrebbe avuto intenzioni serie che la trentunenne non avrebbe però corrisposto come lui si aspettava. Non si esclude che le avesse chiesto insistentemente di interrompere il suo lavoro di spogliarellista nel nightclub, richieste che avrebbero alimentato in lei la volontà di allontanarlo fino alla lite e al drammatico epilogo di stamane.

Volevano scambiarsi l’anello in volo ma la mongolfiera si è sgonfiata

mongolfiera sgonfia Volevano giurarsi amore eterno in volo e per questo avevano fittato una mongolfiera a bordo della quale avrebbero dovuto scambiarsi l’anello di fidanzamento. Promessa d’amore rovinata perché il “pallone” si è sgonfiato e il pilota è dovuto atterrare in emergenza.

Protagonisti due americani che avevano scelto il Padovano per suggellare il loro sogno d’amore. La mongolfiera si sarebbe sgonfiata per l’assenza di carburante consumato in fretta forse a causa del forte vento.

Dopo aver notato che il pallone aerostatico perdeva quota, il pilota ha deciso la manovra di atterraggio avvenuto in tutta sicurezza in località Chiesanuova (Padova) con l’ausilio dei vigili del fuoco. Nessuna delle quattro persone a bordo (oltre alla coppia e al pilota c’era un donna italiana) è rimasta ferita.

Potente scossa di terremoto (M. 6.6) a Sumatra, Indonesia

terremoto sumatra indonesiaUn potente terremoto di magnitudo 6.6 della scala Richter è stato registrato il 13 agosto alle 11.08 locali (le 5.08 in Italia) in Indonesia, a pochi chilometri dalla costa di Sumatra meridionale, a 73 chilometri da Bengkulu.

L’evento, secondo i rilevamenti dell’istituto di geofisica indonesiano (Bmkg) è stato provocato dalla rottura di faglia a 10 chilometri di profondità. Al momento non si hanno notizie di danni a cose o persone. Nessuna allerta tsunami è stato lanciato dalle autorità.

L’area dov’è avvenuto il sisma di stamani dista poche centinaia di chilometri da dove il 26 dicembre 2004 vi fu il devastante terremoto di magnitudo 9.3 che ha dato vita allo tsunami più drammatico che la storia ricordi. Entrambi gli eventi causarono la morte di centinaia di migliaia di persone.

Di poco inferiore, magnitudo 8.7 della scala Richter, fu l’intensità del terremoto a Sumatra del 2012 da cui si è generato un maremoto significativo ma che poi è giunto sulle coste indebolito.

Esodo Ferragosto, traffico intenso sull’A2. Attesa di 3 ore a Villa

sala operativa Anas controlla traffico su A2 I tempi di attesa per imbarcarsi sui traghetti da Villa San Giovanni per la Sicilia sono saliti a 180 minuti. Lo comunica Anas aggiornando la situazione sul traffico in Calabria in vista dell’esodo di Ferragosto.

Chiusa la rampa di svincolo in direzione sud. I veicoli provenienti da Nord e diretti a Villa potranno utilizzare lo svincolo di Campo Calabro.

Sull’A2 “Autostrada del Mediterraneo” è stato necessario procedere alla chiusura dello svincolo di Villa San Giovanni in direzione Sud, per consentire lo smaltimento delle auto incolonnate agli imbarchi per la Sicilia, i cui tempi di attesa sono stimati in circa tre ore.

I veicoli provenienti da nord e diretti agli imbarchi potranno proseguire verso sud fino al successivo svincolo di Campo Calabro, dove è ubicata un’area di stoccaggio per i veicoli in attesa di traghettare, e reimmettersi in autostrada in direzione Nord.

Traffico intenso ma senza particolari criticità lungo l’arteria calabrese. Anas nel raccomandare prudenza nella guida ricorda che l’evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile sul sito web www.stradeanas.it oppure su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all`applicazione `VAI Anas Plus`, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”. Inoltre si ricorda che il servizio clienti “Pronto Anas” è raggiungibile chiamando il nuovo numero verde, gratuito, 800 841 148.

Voleva lo status di rifugiato, ma era pirata della Savina Caylyn

La petroliera Savina Caylyn
La petroliera Savina Caylyn

Un somalo di 24 anni, Mohamed Farah, è stato fermato sabato 12 agosto dai carabinieri del Ros, coadiuvati da agenti della Digos, perché ritenuto uno dei componenti del commando di pirati che nel 2011 sequestrò nel Golfo Persico la petroliera italiana “Savina Caylyn”.

L’uomo, che aveva chiesto lo status di rifugiato a Caltanissetta, è stato identificato grazie al confronto delle sue impronte con quelle raccolte all’epoca sulla nave. Il provvedimento di fermo è stato eseguito su delega della Procura Distrettuale di Roma.

Mohamed Farah, trattenuto presso il Centro di Permanenza per i Rimpatri “Pian del Lago” di Caltanissetta, privo di documenti aveva richiesto il riconoscimento dello status di protezione internazionale. L’indagine ha consentito di individuare in Farah uno degli oltre 50 pirati somali che, l’8 febbraio 2011, utilizzarono armi automatiche e lanciarazzi per abbordare e sequestrare a largo della Somalia la “Savina Caylyn”, poi trattenuta per oltre dieci mesi fino al 21 dicembre quando, in seguito a lunghe trattative, venne rilasciata insieme all’equipaggio, composto da 5 cittadini italiani e 17 indiani che furono oggetto di maltrattamenti e sevizie.

Mohamed Farah incastrato dalle impronte digitali

Le responsabilità del richiedente asilo, spiegano gli investigatori, sono emerse dal confronto delle sue impronte digitali, assunte nelle fasi dell’identificazione, con quelle repertate nel gennaio 2012 a bordo della “Savina Caylyn” da un team del Ris di Roma, giunto nel Golfo Persico con personale del Ros dopo il rilascio della motonave. Gli accertamenti, considerato che nessun membro dell’equipaggio era di etnia africana, “forniscono probanti indicazioni – dicono i carabinieri – che Mohamed Farah abbia fatto parte del gruppo di pirati che sequestrò la Savina Caylyn”.

Il sequestro della “Savina Caylyn”

L’8 febbraio 2011, intorno alle 5.30, a circa 800 miglia dalle coste della Somalia, la petroliera italiana “Savina Caylyn” proprietà dell’armatore “F.lli D’Amato Spa.” di Napoli (nave gemella della “Enrica Lexie” coinvolta nel febbraio 2012 nell’episodio che portò al fermo in India dei Marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre), mentre era in navigazione nelle acque dell’Oceano Indiano venne sequestrata da un gruppo di pirati somali che la abbordò assaltandola a colpi di razzi controcarro e armi automatiche. Assunto il controllo della petroliera, la Savina Caylyn fu condotta nella rada di Raas Cusbard, una località prossima al centro abitato somalo di Harardhere dove rimase per oltre 10 mesi prima di essere liberata e presa in custodia dalla Marina Militare italiana. L’equipaggio era composto da 5 cittadini italiani e 17 indiani che nei mesi del sequestro furono oggetto di ripetuti maltrattamenti.

Pm Roma, per petroliera riscatto 11,5 milioni di dollari

Per riavere la petroliera italiana ‘Savina Caylyn’ e liberare i 22 membri di equipaggio – 5 italiani e 17 indiani – fu pagato un riscatto di 11,5 milioni di dollari ai pirati somali che l’avevano sequestrata nel febbraio 2011. E’ quanto emerge dal provvedimento di fermo del somalo 24/enne individuato come uno dei pirati responsabili dell’ abbordaggio, firmato dal pm di Roma Francesco Scavo, che dovrà essere confermato dal Gip di Caltanissetta.

Il giovane si trovava infatti in un centro richiedenti asilo della provincia siciliana. L’azione fu commessa “con finalità di terrorismo – si legge nell’atto – consistente nel richiedere ed ottenere, attraverso l’opera di intermediazione intrapresa dai negoziatori con i destinatari della richiesta, un riscatto”, “in tutto o in parte destinato ad alimentare, sorreggere, potenziare, rafforzare o comunque agevolare gli scopi dell’organizzazione terroristica somala Al-Shabaab”. La cifra del riscatto per un sequestro durato oltre 10 mesi era stata fornita all’epoca da fonti somale, ma non era stata confermata dall’armatore della nave. (Ansa)

Ferisce e rapina uomo, arrestato un richiedente asilo

arrestato gambianoPersonale della Squadra Volanti della questura di Crotone ha arrestato sul lungomare cittadino, C. S., gambiano di 20 anni, richiedente asilo politico, senza fissa dimora, ritenuto responsabile del reato di tentata rapina aggravata in danno di un altro cittadino extracomunitario, ferito ad un braccio con un’arma da taglio. La vittima soccorsa presso il locale nosocomio ha riportato lesioni guaribili in venti giorni.

L’arrestato, già nel pomeriggio di ieri si era reso responsabile di altri episodi in danno di cittadini crotonesi intenti a parcheggiare su viale Colombo, pretendendo dagli stessi, con modi minacciosi, denaro per il parcheggio.

Intercettato e perquisito dagli agenti veniva trovato in possesso di una forbice con lama lunga 7 centimetri, nonché di oltre 4 grammi di marijuana.

Accompagnato in ufficio per la formalizzazione degli atti, C.S. distruggeva alcuni arredi inveendo contro il personale preposto di vigilanza. Per tali motivi, veniva deferito, in stato di libertà, all’autorità giudiziaria, per i reati di minaccia, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento di cose e strutture appartenenti ad enti pubblici, porto di armi e strumenti atti ad offendere, ed a quella Amministrativa per il possesso della sostanza stupefacente.

Al termine dell’attività di polizia il giovane si allontanava dalla Questura, ma per farvi subito dopo ritorno, questa volta per la definitiva traduzione in carcere.

Alessandra Telli, 18 anni, eletta Miss Cinema Calabria

 

 

Alessandra Telli

È Alessandra Telli (con il numero 12), la prima classificata per la fascia Miss Cinema Calabria 2017 eletta nella settima selezione regionale che si è svolta a San Mango d’Aquino (Catanzaro), nell’Anfiteatro comunale. Alessandra accede direttamente alla semifinale nazionale del 27 agosto a Jesolo.

Intanto il concorso di Miss Italia in Calabria prepara la prossima tappa regionale di domenica 13 agosto ad Aiello Calabro (Cosenza), in piazza Plebiscito, dove verrà assegnata la fascia di Miss Miluna Calabria 2017.

Alessandra ha 18 anni ed è alta 1.72. È nata a Siderno, in provincia di Reggio Calabria, ed è una studentessa che il prossimo anno prenderà il diploma all’Istituto tecnico della sua città. «Sogno di entrare nel mondo dello spettacolo e diventare una bravissima attrice che mi permetta di rendere orgogliosa la Calabria e la mia Siderno – dice Miss Cinema 2017 – Ho raggiunto un grandissimo traguardo e finalmente sono a Jesolo. Anche se mi ispiro a Sofia Loren mi piacerebbe recitare in un bel film d’azione».

La settima tappa delle selezioni regionali organizzate dall’agenzia Carlifashionagency diretta da Linda Suriano (che è anche direttore artistico della kermesse), è stata condotta dalla giornalista Raffaella Salamina e ha visto la giuria composta dal presidente Leopoldo Chieffallo sindaco di San Mango d’Aquino, dalla docente Antonella Sposato, dalla stylist di X-Factor Serena Belcastro; dall’attore Paolo Mauro; Filomena Curcio personal coach; dall’architetto Marcello Mazza; da Giusy Procopio per Tricologica e per Miluna Francesco Marsico. Ha fatto parte della giuria anche Miss Cinema Calabria 2016 Barbara Loscerbo, che lo scorso anno si è distinta nella finale nazionale di Jesolo.

«Miss Italia per me non è finita con la finale di Jesolo – racconta Barbara – Quando sono arrivata a Jesolo ero molto impaurita, poi lì mi hanno selezionata per un provino cinematografico, ne sono arrivati degli altri e ora mi arrivano proposte anche dal mondo della moda. Quello che consiglio alle ragazze che partecipano è di essere spontanee e naturali».

La serata (la cui regia è curata da Luigi D’Alife), sostenuta dalla Regione Calabria attraverso la Legge regionale 13 che definisce le iniziative finalizzate alla Promozione del Turismo, ha visto l’esibizione di Serena Bucca di Pagliassi con i suoi spettacolari giochi di luce e con il fuoco che ha entusiasmato l’Anfiteatro di San Mango d’Aquino e le canzoni di Anna Cristina Marino. Hanno sfilato, inoltre, le miss già elette e pronte ad andare a Jesolo il 27 agosto per le semifinali: MariaFrancesca Guido Miss Alpitour Calabria 2017; Maria Giulia Caruso Miss Eleganza Joseph Ribkoff 2017; Caterina Megna Miss Rocchetta benessere 2017; Ludovica Presta Miss Sport Calabria 2017 e Miss Equilibra Calabria 2017 Marzia Romeo.

«Ormai siamo sempre più vicini alla finalissima e quest’anno, così come diciamo sui social con il nostro hashtag, deve vincere una calabrese. Siamo contenti di essere qui a San Mango d’Aquino che, fra l’altro, nel 2001 ha avuto una concittadina arrivata terza nella finale nazionale: Simona Marmotta. Ricordo a tutti, inoltre, di scaricare l’app del concorso» – è il commento prima del verdetto di Linda Suriano.

La carovana di Miss Italia in Calabria ora si prepara per l’ottava selezione regionale in piazza Plebiscito ad Aiello Calabro (Cosenza), domenica 13 agosto dove verrà assegnata la fascia di Miss Miluna Calabria 2017.

«Siamo orgogliosi di essere già partiti sul finire del 2016 con le nuove selezioni – afferma Linda Suriano, agente regionale del concorso – abbiamo ideato un’edizione piena di novità. Punteremo, anche questa, volta sulla cultura, l’arte e l’amore verso la nostra terra – e aggiunge – abbiamo creato nuove sinergie e collaborazioni con professionisti della comunicazione». A seguire il concorso, infatti, la trasmissione radiofonica “Gigi Show-On radio”. Il format, ideato e condotto da Luigi Grandinetti, racconterà via etere le tappe della manifestazione in onda su ben 15 radio. «Cerchiamo ragazze che non siano semplicemente belle – continua l’agente regionale del concorso Linda Suriano – giovani donne piene di personalità, che abbiano voglia di esprimersi. E che soprattutto, sappiano rappresentare la bellezza genuina della Calabria».

Il concorso ha un nuovo look e una nuova scenografia continuando a guardare a importanti temi sociali. La Carlifashionagency durante le serate di Miss Italia 2017 vuole lanciare un messaggio sociale che dica “no” al femminicidio, al bullismo e cyberbullismo e proietterà, ad ogni eventi, alcuni spot di sensibilizzazione sui temi. Nella nuova edizione di Miss Italia Calabria si esibiranno numerosi artisti della regione. «Dunque, non sarà un semplice concorso di bellezza e una mera sfilata di giovani concorrenti ma un vero e proprio show», così promettono gli organizzatori. Le ragazze potranno esprimersi ed esibirsi dimostrando il loro talento: nella danza, il canto o la recitazione. Saranno affrontati temi di attualità, Miss Italia non dimentica infatti il sociale e la cultura.

‘Ndrangheta, fermato a Nicotera Luigi Mancuso. Era irreperibile dal 2014

Nel primo pomeriggio di oggi le forze congiunte dei Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Vibo Valentia, della Compagnia di Tropea e della Stazione di Limbadi hanno posto fine all’irreperibilità di Luigi Mancuso, 63 anni, ritenuto elemento di spicco dell’omonimo clan di Limbadi, nel Vibonese.

Mancuso, che da ottobre 2014 risultava irreperibile, pur non essendo stato emesso nei suoi confronti alcun provvedimento giudiziario, a conclusione di un intensa serrata attività di controllo del territorio, è stato fermato a Nicotera, a bordo di autovettura condotta da un soggetto, pregiudicato per armi, denunciato a sua volta per il reato di favoreggiamento. Al termine delle formalità di rito, il Mancuso veniva infine associato presso la casa circondariale di Vibo Valentia a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Esodo Ferragosto, ore di attesa a Villa. Traffico intendo sull’A2


(ANSA) – CATANZARO, 12 AGO – E’ di due ore il tempo di attesa, a Villa San Giovanni, per gli imbarchi in direzione Sicilia. L’Anas ha reso noto di avere chiuso lo svincolo di Villa San Giovanni dell’A2 in direzione Nord proprio allo scopo di consentire lo smaltimento delle auto incolonnate agli imbarchi.

I veicoli provenienti da Reggio Calabria e diretti a Villa San Giovanni, fa sapere l’azienda delle strade, potranno proseguire verso nord fino allo svincolo di Santa Trada e reimmettersi in autostrada in direzione Sud.

Sull’A2 Autostrada del Mediterraneo il traffico in queste ore è intenso ma scorrevole sull’intero tratto calabrese.

Circolazione regolare anche sulla viabilità ordinaria con particolare presenza di veicoli in corrispondenza delle principali località balneari dello Ionio e del Tirreno.

Droga, un arresto a Bovalino

carabinieri notte reggio calabria
BOVALINO (REGGIO CALABRIA), 12 AGO – I carabinieri hanno arrestato e posto ai domiciliari, a Bovalino, Vincenzo Biviera, di 32 anni, già noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di produzione e detenzione di sostanze stupefacenti.

I militari, che hanno agito assieme con il supporto dei colleghi dello Squadrone eliportato Cacciatori Calabria, durante una perquisizione effettuata nell’abitazione di Biviera e all’interno dell’auto che ha in uso, hanno trovato alcuni grammi di eroina, già suddivisa in dosi, oltre 40 grammi di marijuana contenuta in due buste di cellophane e un bilancino perfettamente funzionante.

Tutto il materiale trovato nella disponibilità del trentaduenne è stato sequestrato.

Non ripara mezzo e operaio muore, a processo forestale cosentino

aula giustizia processoCOSENZA – Il Gip del Tribunale di Castrovillari dottor Ciarcia, in accoglimento delle tesi sostenute dall’avvocato Ettore Zagarese difensore delle parti civili, ha disposto il rinvio a giudizio nei confronti di V.M., 56enne, accusato di omicidio colposo aggravato. L’inizio della fase dibattimentale è fissato per il prossimo 20 novembre 2017 dinanzi al Tribunale di Castrovillari.

I FATTI – In data 28 agosto 2012 verso le ore 1:45 il signor Giuseppe Caruso, di Longobucco, dipendente Afor impiegato nel progetto antincendio boschivo, si trovava alla guida di una autobotte, diretto a svolgere il suo lavoro nello spegnimento di un incendio. Giunto in prossimità di un dosso, si ritrovava dinanzi il fuoco e frenava, ma il mezzo, a causa del contraccolpo causato dall’acqua contenuta nella cisterna, scivolando indietro precipitava nella scarpata sottostante e si verificava il decesso del lavoratore.

All’epoca la Procura di Rossano aveva avanzato richiesta di archiviazione non ritenendo la sussistenza di ipotesi di reato. La famiglia del lavoratore, difesa dall’avv. Ettore Zagarese, ha invece proposto opposizione avverso tale richiesta. In seguito a quanto emerso nel corso dell’incidente probatorio, è stata ravvisata la responsabilità del 56enne V.M. all’epoca responsabile dei mezzi in dotazione all’Afor. Nello specifico, è risultato che l’incidente era derivato dalla rottura di un foglio della balestra anteriore del mezzo che aveva causato la perdita di aderenza del veicolo, quindi il suo precipitare nella scarpata. Per come ricostruito, il 56enne, pur a conoscenza delle anomalie dell’autobotte non ne avrebbe autorizzato la riparazione.

L’avv. Ettore Zagarese a nome della famiglia della vittima, esprime soddisfazione per la decisione, che ribalta un ingiusto originario giudizio di insussistenza del reato.

Ruba una borsetta in un’auto, preso ladro a Cosenza

Ufficio Anagrafe Due Fiumi Cs

Un giovane 21enne di Cosenza, di cui sono state rese note soltanto le iniziali, S.D., già noto per diversi precedenti, è stato arrestato e posto ai domiciliari da agenti della squadra volante di Cosenza con l’accusa di furto.

Secondo quanto riferito dalla Questura, il giovane stamattina aveva rubato una borsetta da un’automobile chiusa nei pressi del centro commerciale “I Due Fiumi”, ma nel momento in cui ha infranto i vetri e rubato la borsa è stato visto da un cittadino che ha chiamato il 113.

I poliziotti, subito giunti sul posto, acquisita la descrizione del ladro, lo hanno rintracciato e ammanettato dopo che il giovane aveva tentato la fuga gettando la refurtiva per strada.

Rubano un escavatore e un cavallo, denunciati

EscavatoreIn meno di 24 ore i carabinieri della compagnia di Rende hanno denunciato 4 persone per reati predatori consumati nel territorio di competenza.

Oltre alla denuncia del giovane che ha provocato (sotto l’effetto di droghe) un incidente a Torano, di cui riferiamo a parte, i militari di Rose, hanno denunciato un 56enne e un 28enne entrambi del luogo, per furto in concorso.

I militari, a seguito di una perquisizione domiciliare rinvenivano, parcheggiato nella loro proprietà, un escavatore asportato dai denunciati qualche giorno prima dall’abitazione di un 65enne di Rose. L’escavatore è stato sottoposto a sequestro.

A Montalto Uffugo un 50enne del posto è stato deferito per il reato furto aggravato. I carabinieri della locale stazione hanno appurato che l’uomo si era reso responsabile del furto di un cavallo in danno di un 55enne del luogo.

Torano Castello, provoca incidente sotto l’effetto di droghe, denunciato

carabinieri di Rende

Ieri ha provocato un incidente stradale a Torano Castello, Cosenza, ma era alla guida del mezzo sotto l’effetto di droghe. Per queste ragioni un giovane di 21 anni, del posto, è stato denunciato dai carabinieri di Luzzi.

Dopo il sinistro il giovane è stato sottoposto ad accertamenti sanitari presso l’ospedale Annunziata di Cosenza, dai quali è emerso che aveva assunto sostanze stupefacenti del tipo “cannabinoidi” e con un tasso alcolemico nel sangue superiore ai limiti previsti dalla legge.

I militari lo hanno quindi deferito in stato di libertà per il reato “Guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti”. La patente di guida gli è stata immediatamente ritirata e l’autovettura sottoposta a sequestro.

Truffa ai danni di società di rifiuti di Messina, 3 arresti e 8 obblighi di firma

Guardia finanza Messina TorminaI finanzieri della Compagnia di Taormina hanno dato esecuzione a tre misure di custodia cautelare e otto obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria, nei confronti di undici persone ritenute responsabili, a vario titolo, di falso e truffa ai danni di due società a capitale pubblico.

Queste ultime, la Messina Ambiente S.p.a. e la Atome4 Spa, gestiscono la raccolta dei rifiuti e i servizi di igiene ambientale nei comuni della fascia ionica da Messina a Taormina (Me).

In particolare, le Fiamme Gialle, nell’ambito dell’operazione denominata “Free fuel”, hanno individuato e disarticolato un meccanismo di frode che sarebbe stato perpetrato dagli autisti dei mezzi delle predette società partecipate, i quali, in concorso coi gestori di due distributori di carburanti di Taormina e Letojanni, facevano risultare sui veicoli aziendali rifornimenti di gasolio maggiori rispetto alle quantità effettivamente erogate.

L’eccedenza veniva ripartita tra i presunti autori della truffa attraverso prelievi gratuiti di carburante, a beneficio delle rispettive autovetture private.

Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Messina, Antonio Carchietti, hanno permesso, grazie anche a intercettazioni ambientali e videoriprese eseguite presso le stazioni di servizio interessate, di documentare ogni singolo rifornimento e di individuare gli autori della truffa.

Per la ricostruzione di ciascun episodio delittuoso si è rivelata determinante l’attività di analisi documentale effettuata dai finanzieri taorminesi, che hanno confrontato le letture delle colonnine di distribuzione dei carburanti, le bollette di carico del gasolio rifornito, le fatture emesse dai distributori e i conseguenti pagamenti corrisposti dalla Atome4 e dalla Messina Ambiente alle due aree di servizio.

L’ordinanza, notificata dai militari dipendenti dal Comando Provinciale di Messina e firmata dal gip del Tribunale di Messina, Salvatore Mastroeni, dispone la misura degli arresti domiciliari per tre degli indagati e l’obbligo di presentazione davanti alla polizia giudiziaria per altri otto.

I finanzieri hanno, inoltre, sottoposto a sequestro il profitto del reato, quantificato complessivamente in settemila euro, sui rapporti di conto corrente riconducibili agli indagati.

L’attività eseguita dalla Guardia di Finanza rientra nell’ambito dell’importante azione di controllo della spesa pubblica, col duplice obiettivo di contrastare le truffe, gli abusi e gli sprechi e di favorire migliori e sempre maggiori servizi alla collettività.

Scoperti 55 chili di cocaina a Fiumicino, arrestati 17 corrieri

guardia di finanza roma droga fiumicinoLe Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Roma, in collaborazione con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane, hanno sequestrato ben 55 kg di cocaina purissima ed arrestato 17 corrieri di droga.

L’ operazione, condotta dai finanzieri del Gruppo di Fiumicino, è stata avviata a seguito di una mirata attività di intelligence ed analisi dei dati relativi ai passeggeri in arrivo e in transito, che ha evidenziato come siano cambiati di recente gli itinerari adottati dai trafficanti, a seguito dell’incremento dei sequestri effettuati negli ultimi mesi presso lo scalo aeroportuale della capitale; in particolare, è emerso che la nuova tendenza è quella di effettuare molteplici scali nelle varie capitali europee, allo scopo di rendere più difficile l’identificazione del paese di origine.

Le “tecniche” più incredibili per trasportare la droga in aereo

Disparati ed ingegnosi sono i sistemi di occultamento utilizzati per introdurre le partite di stupefacente nel territorio nazionale. Solo per citare alcuni esempi, si va dai 7 chili di cocaina liquida rinvenuta all’interno di 6 barattoli di yogurt proveniente dal Perù, ai 400 grammi di stupefacente purissimo occultato da un trafficante colombiano all’interno di un assorbente intimo, passando dai classici metodi quali il doppiofondo del bagaglio da stiva oppure la pericolosissima tecnica dell’ingerimento di ovuli di cocaina che presenta rischi gravissimi per la vita dei cosiddetti “ovulatori”, come nel caso di un passeggero spagnolo in arrivo da Buenos Aires che accusava malori sospetti dovuti alla presenza di ben 75 ovuli all’interno del suo addome.

L’elevata purezza dell’enorme quantitativo di droga sequestrata, avrebbe consentito alle organizzazioni criminali di immettere sul mercato della capitale circa 1 milione di dosi per un giro di affari pari a circa 20 milioni di euro.

L’operazione svolta dai finanzieri rientra nell’ambito dell’intensificazione dell’azione di contrasto da parte della Guardia di Finanza ai fenomeni di illegalità durante la stagione estiva, a tutela dell’intera collettività.

Precipita ultraleggero, salve le due persone a bordo

velivolo ultraleggero precipitato
Archivio

CASSANO ALLO IONIO (COSENZA) – Un velivolo ultraleggero, decollato da Benevento, è precipitato nel territorio di Cassano allo Jonio, tra le frazioni Lauropoli e Sibari. Le due persone che si trovavano a bordo si sono salvate lanciandosi col paracadute quando il velivolo ha cominciato a perdere quota e non hanno riportato alcuna conseguenza.

Sul posto si sono recati i vigili del fuoco ed i carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro, che hanno avviato le indagini per stabilire le cause della caduta dell’ultraleggero. Secondo i primi accertamenti, si sarebbe trattato di un guasto la natura del quale sarà stabilita attraverso gli accertamenti tecnici.

Nel momento in cui il velivolo è precipitato la zona era interessata da forti raffiche di vento. Su quanto è accaduto i carabinieri hanno informato la Procura della Repubblica di Castrovillari. I due occupanti dell’ultraleggero sono stati sentiti dai carabinieri nella caserma della Tenenza di Cassano allo Ionio.

Causa incidente mortale mentre parla al cellulare, arrestato

Non solo guidava in stato di ebbrezza ma si era distratto per guardare il cellulare. Così ha provocato un incidente stradale nel quale è morta una persona. Per questo, con l’accusa di omicidio stradale aggravato, il pm di Milano Sara Arduini ha chiesto la convalida dell’arresto e la misura della custodia cautelare in carcere per un peruviano di 34 anni che a Milano, al volante di un van, ha tamponato a velocità sostenuta una Mini Cooper d’epoca ferma al semaforo rosso uccidendo un avvocato di 31 anni.

L’incidente stradale è avvenuto ieri, ma il pm dopo averne accertato l’esatta dinamica ha disposto oggi per l’uomo la custodia cautelare in carcere. L’automobilista peruviano ha già un precedente per guida in stato d’ebbrezza con conseguente ritiro della patente. Ieri poco prima delle nove, sotto i fumi dell’alcool e distratto dal cellulare mentre guidava un van da nove posti, si è schiantato contro una Mini d’epoca ferma al semaforo rosso, uccidendo il giovane avvocato che era alla guida e che era in attesa che scattasse il verde.

Il professionista, Luca Andrea Latella, laurea in Bocconi, legale all’Eni, è morto per le gravi ferite riportate nell’urto. Il peruviano, risultato positivo all’alcol test (1.5 è il tasso rilevato) è stato prima portato a Niguarda per essere medicato, poi a San Vittore. Oggi il pm ha confermato per lui la custodia cautelare in carcere. (Ansa)

Legambiente, il 40% del mare italiano è inquinato. Critico al centro sud

goletta verde 2017Il 40% dei campioni di acqua di mare prelevati quest’anno lungo tutta la costa italiana da Goletta Verde di Legambiente è risultato inquinato, con cariche batteriche elevate. In particolare, su 260 punti esaminati, sono 105 quelli in cui c’erano batteri “oltre i limiti di legge”, “un inquinamento legato alla presenza di scarichi fognari non depurati”.

E’ quanto denuncia Goletta Verde 2017 presentando i risultati al termine del viaggio lungo i 7.412 chilometri di costa riscontrando “ben 38 “malati cronici”, cioè quei punti risultati inquinati mediamente negli ultimi 5 anni” concentrati nel Lazio (8), in Calabria (7), in Campania e Sicilia (5)”.

Dopo “i tanti appelli inascoltati e lanciati alle amministrazioni e agli enti competenti”, Legambiente ha presentato “alle Capitanerie di Porto 11 esposti, uno per ogni regione in cui sono presenti i malati cronici di inquinamento, sulla base della legge sugli ecoreati che ha introdotto i delitti ambientali nel codice penale, tra cui il reato di inquinamento ambientale”.

Inoltre, su 46 spiagge monitorate da Legambiente “sono stati trovati quasi 7.000 Cotton fioc, frutto della cattiva abitudine di buttarli nel water e dell’insufficienza depurativa” afferma l’associazione ambientalista spiegando che “nel 18% dei punti monitorati dai tecnici di Goletta Verde è stata riscontrata la presenza di rifiuti da mancata depurazione: assorbenti, blister, salviette ma, soprattutto, Cotton fioc”. Il Mediterraneo, osserva Legambiente, “è uno dei mari più minacciati dai rifiuti che galleggiano e da quelli spiaggiati, frutto della cattiva gestione a monte, dell’abbandono consapevole e della cattiva depurazione”.

Incendi in Calabria, Oliverio invoca l’esercito. In fiamme la provincia di Cosenza

Incendi-in-Calabria.jpgIl presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, che sta seguendo con particolare attenzione la situazione degli incendi, ha interessato stamattina anche il Ministero dell’Interno “affinché sia prevista – è detto in un comunicato – la possibilità di impiegare i militari dell’esercito per presidiare e controllare l’intero territorio regionale”. Oliverio, inoltre, “continua a mantenersi in stretto contatto con la Protezione civile nazionale seguendo in prima persona l’evolvere degli eventi”.

La scorsa notte, inoltre, Oliverio “ha avuto diversi contatti – prosegue la nota della Regione – con molti sindaci e con lo stesso responsabile della Protezione Civile Nazionale, Angelo Borrelli, che, preso atto della situazione rappresentata, con grande sensibilità, gli ha assicurato il massimo sostegno ed appoggio”.

Il punto sugli incendi: Grave situazione nel Cosentino

Venerdì sarà un’altra giornata di intenso lavoro per i Vigili del Fuoco e per il personale di Calabria Verde. Centinaia di uomini impegnati dal Reggino al Pollino in attività di spegnimento dei roghi. I focolai, alimentati dal forte vento, in molti casi si sono avvicinati ai centri abitati.

In diverse località turistiche, tra le quali Camigliatello Silano, il fumo e la fuligine provocati dalla combustione, hanno creato forti disagi. Le sale operative dei Vigili e della Soup regionale continuano a ricevere richieste di intervento da tutte le zone della Calabria.
Alle ore 8.00 di questa venerdì 11 agosto, nell’intera regione erano già attivi 45 incendi alcuni dei quali, nel corso della notte, a causa del vento, si sono ulteriormente alimentati.

Tra le situazioni più critiche, vi sono gli incendi di Morano Calabro e Mormanno, comuni che quest’anno sono stati devastati dal fenomeno incendi. Si citano ancora i comuni di Rose, San Pietro in Guarano, Celico sulle propaggini della Sila, dove si sta combattendo con mezzi da terra ed aerei, per evitare che vadano distrutti altri ettari di bosco del Parco Nazionale della Sila. Incendi che, secondo il capo della Protezione civile Carlo Tansi, sarebbero “ben organizzati”.

Rimane grave anche la situazione di Longobucco dove un incendio, due giorni fa messo in bonifica, ha ripreso improvvisamente vigore nella mattinata di ieri. Sempre a Longobucco, mentre si effettuavano operazioni di bonifica, due giorni fa, è stato appiccato un nuovo incendio, lontano e in alcun modo connesso al primo, su di un costone che sovrasta il torrente Ortiano che velocemente ha raggiunto la sommità dello spuntone divorando diversi ettari di bosco.

Dalle prime ore della giornata di oggi, in Calabria operano tre canadair: uno su Longobucco, uno sul fronte Rose-Celico-San Pietro in Guarano e uno su Morano Calabro.
Su Rose-Celico-San Pietro in Guarano si è aggiunto alle ore 10.00 un elicottero Ericson S64. Anche tutta la flotta aerea regionale è impegnata sui fronti di fuoco.

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