Nell’ambito dell’attività dei servizi di prevenzione e repressione predisposti dal Compartimento Polizia Ferroviaria della Calabria, con sede a Reggio Calabria, nel decorso periodo estivo (giugno/agosto) anno 2017, sono stati espletati servizi specifici finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati a bordo dei treni viaggiatori e nelle Stazioni.
L’attività in argomento, che si inquadra nell’ambito di un dispositivo di sicurezza su scala nazionale, ha visto impegnate, nella giurisdizione del Compartimento Polfer per la Calabria 297 pattuglie che hanno scortato 489 treni. Oltre 2.390 sono state le pattuglie impiegate nelle Stazioni e 354 sono stati i servizi antiborseggio lungo linea.
Nel corso dei servizi istituzionali sono state elevate 124 sanzioni amministrative, denunciate in stato di libertà all’autorità giudiziaria 18 persone e arrestato un cittadino straniero. Sono stati altresì rintracciati 9 cittadini stranieri in posizione irregolare sul territorio nazionale; ulteriori 18 persone sono state accompagnate in Uffici Polfer per accertamenti di P.G..
I viaggiatori controllati, con i relativi bagagli, sono stati 8.086. Importante è stata anche l’attività relativa al contrasto del traffico illecito di sostanze stupefacenti e psicotrope, che ha consentito il sequestro di 136,41 grammi di hashish, gr. 20 di oppiacei e gr. 2 di pasticche sintetiche.
I servizi sono stati resi ancora più incisivi in quanto si è sovente fatto ricorso all’uso di metal detector per aumentare e garantire una maggiore e capillare sicurezza ai cittadini.
Intanto, la Polizia Ferroviaria, che quest’anno celebra il 110° Anniversario dalla fondazione, lancia la campagna “Keep Safe from railway risk” realizzata per sensibilizzare i migranti rispetto ai pericoli connessi con un utilizzo improprio del mezzo ferroviario.
Il passaggio dei profughi, è scritto in una nota, riguarda infatti anche le vie di comunicazione ferrate e finisce per tradursi talvolta in comportamenti estremamente pericolosi quali camminare lungo i binari, arrivando fino ad addentrarsi nelle gallerie, ovvero viaggiare sui tetti dei treni, con il rischio elevatissimo di rimanere folgorati.
Sono 4 i migranti deceduti nei primi sei mesi dell’anno ed altrettanti i feriti (per lo più folgorazioni o investimenti lungo linea), con un trend in deciso aumento rispetto al 2016 che, durante l’intero anno solare, aveva fatto registrare complessivamente 3 decessi e 3 ferimenti. Gli ultimi tragici episodi sono stati rilevati nelle sole ultime due settimane: un 36enne iracheno nei pressi di Ventimiglia è stato investito mortalmente all’interno di una galleria, mentre un cittadino del Ghana ed uno del Mali sono rimasti folgorati, il secondo con esito letale, rispettivamente a Verona ed in Liguria, al confine con la Francia.