Centrodestra primo e centrosinistra a distanza nelle elezioni regionali in Sardegna.
Il Movimento Cinque stelle sarebbe, invece, in calo ma resterebbe il primo partito senza però sortire alcun effetto in termini per via dei diversi sistemi elettorali e, va detto, anche per un certo timore tutto grillino, a fare alleanze ad esempio con il Carroccio, dove insieme, come con successo a livello nazionale, farebbero il pieno dappertutto. Una teoria, quella pentastellata, che sta di fatto risuscitando il centrodestra prima del 4 marzo. E lo dimostrano il Trentino, l’Abruzzo, oggi la Sardegna e se Di Maio non capisce, sarà lo stesso in Emilia e Calabria. Quindi sveglia o niente governi locali.
Secondo i primi exit poll per le regionali sarde il candidato del centrodestra Christian Solinas oscirebbe tra il 37 e il 41% mentre Massimo Zedda del centrosinistra sarebbe tra il 36 e il 40%. Il candidato pentastellato Francesco Desogus è dato, invece, tra il 13 e il 17%.
Più marcato il divario fra le coalizioni se si guarda il voto di lista: il centrodestra si attesterebbe al 42-46%, il centrosinistra (28-32%). I 5S si collocherebbero sotto il 20% (14-18%). A trainare Solinas è la Lega di Salvini che andrebbe oltre il 15 percento.
M5S, comunque, primo partito con una forchetta tra il 14 e il 18%, secondo il Pd che si attesta tra il 13 e il 17%. La Lega, ma è una stima ufficiosa, sarebbe con una forbice tra il 12 e il 16%, ma per altri sondaggi sarebbe sopra il 20 al punto da trainare alla vittoria il candidato Solinas.
Forza Italia si piazzerebbe quarta con una forbice che va tra il 6 e il 10% mentre Fratelli d’Italia è ultima (2-5%). Il campione coperto è pari all’80%.
“Dagli exit poll risultiamo prima forza politica. Attendiamo i risultati definitivi. Considerando che è la prima volta che ci presentiamo alle regionali in Sardegna siamo molto soddisfatti del fatto che entreremo nel consiglio regionale per la prima volta”. Lo si legge in una nota del Movimento 5 stelle, dopo i primi exit poll sul voto in Sardegna.
“Sono solo exit poll ma denotano comunque due tendenze. Un grande recupero di Massimo Zedda e il crollo verticale dei Cinque stelle. Aspettiamo domattina i dati reali”. Così Matteo Ricci commenta su Twitter a nome del Pd i primi exit poll sul voto per la Regione Sardegna.
“Il centrodestra unito è la formula vincente e si dovrebbe spiegare ai nostri elettori perché si persiste in un’altra formula per il governo nazionale. Questo dovrebbe portare ad una seria riflessione nella Lega ma non sono ottimista che possa avvenire prima delle elezioni europee”, dice l’azzurra Laura Ravetto commentando i dati.
Le operazioni di spoglio inizieranno domani mattina, dalle 7. La proclamazione del vincitore è attesa nella tarda mattinata, mentre ci vorrà più tempo per conoscere i nomi dei 60 consiglieri regionali eletti. Il successore di Francesco Pigliaru (centrosinistra), che dopo cinque anni al governo della Regione ha deciso di non ricandidarsi, uscirà tra questi sette nomi: Francesco Desogus (M5s), Christian Solinas (centrodestra), Massimo Zedda (centrosinistra), Andrea Murgia (Autodeterminatzione), Mauro Pili (Sardi liberi), Paolo Maninchedda (Partito dei Sardi) e Vindice Lecis (Sinistra sarda). Non è previsto il ballottaggio, viene eletto presidente il candidato che ottiene la maggioranza dei voti.