Dramma sfiorato a Rende dove un uomo di 48 anni, agente di polizia penitenziaria in servizio presso il carcere di Cosenza, evidentemente al culmine di un litigio familiare ha estratto la pistola e ha sparato, fortunatamente senza colpire né la compagna né altri presenti.
Il fatto è successo nei giorni scorsi a Commenda di Rende ma solo oggi se ne avuta notizia. L’episodio, riportato da Gazzetta del Sud, è stato confermato da ambienti investigativi.
L’assistente della Polizia penitenziaria, dopo il primo sparo, è stato subito disarmato con la forza dai fratelli della compagna, con ogni probabilità destinataria della pallottola finita, per fortuna, nel soffitto di un’abitazione posta in un condominio a Commenda di Rende.
A ricostruire fatti e circostanze i carabinieri guidati dal capitano Maria Chiara Soldano allertati da una telefonata fatta al 112 dai familiari della donna scampata al piombo esploso dalla pistola di ordinanza da Carlo Mariarota, 48 anni, in servizio nel penitenziario di Cosenza.
Gli investigatori dell’Arma, ascoltate le testimonianze dei presenti e della potenziale vittima, hanno arrestato il quarantottenne con l’accusa di tentato omicidio. Al momento non si conoscono i motivi del litigio sfociato nella sparatoria.
Il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Cosenza ha convalidato l’arresto dell’uomo ed ha emesso una misura di custodia cautelare in carcere. Dovrà rispondere di tentato omicidio.