Lo scorso 24 agosto, a conclusione di articolate indagini coordinate dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria diretta dal Procuratore Generale Gerardo Dominijanni, la Squadra Mobile reggina, ha rintracciato e tratto in arresto – dopo 2 mesi di latitanza – Antonino Perla, di 32 anni, condannato in via definitiva all’ergastolo per l’omicidio di Eduardo Bruciafreddo (classe 1982), perpetrato nel capoluogo reggino il 3 agosto 2010.
A seguito di quell’omicidio, le indagini condotte dalla Polizia di Stato acclararono che PERLA si recò a casa della vittima, suonò al campanello e, dopo aver atteso che BRICIAFREDDO scendesse, esplose nei suoi confronti 3 colpi di pistola calibro 7,65, colpendolo mortalmente al torace ed alla gola, per poi fuggirea bordo di un ciclomotore.
Il movente del delitto fu individuato in una lite, avvenuta giorni prima, all’interno di un locale tra la stesa vittima ed il suo omicida.
PERLA, dopo la sentenza definitiva di condanna della Suprema Corte di Cassazione del 30 giugno scorso, si era sottratto all’esecuzione dell’ordine di carcerazione, emesso dalla Procura Generale di Reggio Calabria, ragion per cui gli investigatori della Squadra Mobile hanno intrapreso, repentinamente un’intensa e particolareggiata attività investigativa che ha consentito di individuare, nella zona sud di Reggio Calabria, l’appartamento in cui aveva trovato rifugio il ricercato.
A quel punto, gli operatori della Squadra Mobile di Reggio Calabria hanno provveduto a circondare l’edificio ed una volta entrati al suo interno hanno immediatamente bloccato ed arrestato il PERLA, senza che lo stesso potesse provare a scappare.
Denunciata anche, in stato di libertà, per procurata inosservanza di pena la donna trovata nello stesso appartamento in cui è stato arrestato Perla.