“Finiamola di fare vittimismo”. È questo il messaggio del procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, lanciato ai giovani di San Luca, nell’Aula Magna dell’Istituto Comprensivo “San Luca-Bovalino”, dove si è svolto stamani il convegno “In Campo per il futuro”, cui ha partecipato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministro, Maria Elena Boschi.
“Mi occupo come magistrato di questa terra – ha detto Gratteri – e quindi scientificamente ho evitato di venire a San Luca a parlare in occasioni di convegni o di incontri, perché la mia presenza poteva sembrare una provocazione; perché con i miei provvedimenti molte volte alle tre di mattina sono venuti nelle vostre case a prendersi il padre, il fratello maggiore, e quindi molti di voi hanno subìto quei traumi, perciò la mia presenza poteva essere una provocazione e l’ho evitata”.
“Ora – ha proseguito Gratteri – sono procuratore a Catanzaro, quindi anche Luca Palamara (già presidente e segretario dell’Associazione Nazionale Magistrati, oggi componente del Csm ndr) mi ha convinto a venire. Penso che abbia un senso questa giornata, non è un convegno come tanti altri, non è una passerella. Spesso dite che “lo Stato viene qui, fa la passerella, e poi se ne va”. Questa volta vi lascia un dono importante, vi lascia un campo di calcio dove può tranquillamente giocare una squadra di serie C”.
“Non tutti i paesi, anche ad alta densità mafiosa – ha aggiunto Gratteri – hanno un campo di calcio così. Ora voi dite sempre “lo Stato ci abbandona, vediamo sempre lo Stato come persone coi muscoli che vengono a portarci via, spesso da innocenti, i nostri figli, i nostri padri, i nostri genitori”.
“Io non sono qui a fare i processi a noi stessi o a me, però incominciamo a parlare di coerenza”. Poi l’appello lanciato alla popolazione dal procuratore capo di Catanzaro che fino a pochi mesi fa era procuratore aggiunto alla Dda di Reggio Calabria: “Vediamo voi, cittadini di San Luca, come saprete custodire questo bellissimo dono che vi sarà consegnato ora; vediamo nei mesi e negli anni come sarete bravi a tenere pulito, ordinato, e non vandalizzato questo dono, poi possiamo andare di nuovo a Roma a chiedere altri doni, altre opere pubbliche importanti. Ma finiamola di fare vittimismo”.