I Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Cosenza, coadiuvati dai colleghi della Compagnia di Paola, hanno sequestrato un impianto solare per la generazione di energia termica ed elettrica utilizzata dall’Ospedale civile “G. Iannelli” di Cetraro.
Il decreto di sequestro, preventivo, è stato emesso dal gip del Tribunale di Paola su richiesta del pm della locale procura Valeria Grieco. Denunciate cinque persone, di cui due funzionari dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, il committente dei lavori e tre responsabili della progettazione e dell’esecuzione dei lavori, ritenute responsabili a vario titolo di reati relativi alla normativa paesaggistica e sulla regolamentazione edilizia.
Dagli accertamenti svolti dalla fine di giugno scorso, con il supporto di funzionari della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Catanzaro, Cosenza e Crotone, è stato appurato che l’area su cui è stato costruito l’impianto, risulta interessata da vincolo paesaggistico, pertanto per eseguire l’intervento edilizio era necessario ottenere prima l’autorizzazione.
Inoltre, l’area si trova all’interno di zona sismica classificata con pericolosità media, dove possono verificarsi forti terremoti. Pertanto, anche in questo caso, era necessario ottenere il permesso sismico.
L’impianto solare sottoposto a sequestro è costituito da 66 parabole di grandi dimensioni, fissate su piastre di ancoraggio; due grandi serbatoi, comunemente denominati torri evaporative, con i relativi assorbitori, i quali erano parte integrante dell’impianto; due locali posti al piano terra dell’ospedale; una centrale termofrigorifera, dotata di componenti idraulici e serbatoi convertitori di energia per la produzione di acqua calda e acqua fredda; il tutto installato su una superficie complessiva di 3.000 metri quadri circa.