Spaccio di droga, 4 misure cautelari a Cosenza e hinterland

Carlomagno

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Quattro persone tra i 29 e i 54 anni sono stati raggiunte stamani da misure cautelari emesse dal giudice del tribunale di Cosenza ed eseguita dai carabinieri di Rende in ordine a reati di spaccio di droga. Si tratta di due cosentini, con precedenti di droga, e due residenti a Mendicino e Fuscaldo: dei primi due uno si trova già in carcere, l’altro è stato posto ai domiciliari, mentre agli ultimi due sono stati notificati due obblighi.

In particolare, nel corso di articolate indagini sviluppate per altro grave delitto ed incentrate su una serie di intercettazioni telefoniche ed ambientali disposte dalla Procura della Repubblica di Cosenza, i Carabinieri del Nucleo Operativo di Rende – grazie alle captazioni sul conto di uomo rivelatosi un assiduo consumatore di cocaina, assieme alla compagna di quel periodo – hanno ricostruito plurimi episodi di spaccio di cocaina e marijuana di cui gli odierni arrestati si sarebbero resi protagonisti, a vario titolo, tra febbraio 2020 e maggio 2021.

Nella maggior parte dei ricostruiti episodi, l’uomo incaricava la compagna per recarsi dagli spacciatori ad acquistare le dosi di cocaina necessarie a soddisfare il loro fabbisogno personale; durante il tragitto compiuto per raggiungere l’abitazione dello spacciatore di circostanza, la donna teneva acceso il cellulare affinché il compagno – essendo diffidente – potesse ascoltare in diretta le fasi dell’illecita compravendita e sincerarsi così della corrispondenza tra il denaro pagato e peso della sostanza ordinata.

Talvolta la donna era costretta ad una maggiore attesa per acquistare la sostanza stupefacente, perché presso l’abitazione dei pusher cosentini – trasformate in supermarket della droga – vi erano altri assuntori giunti prima; una volta giunto il proprio turno, sulla porta d’ingresso dell’abitazione di quello destinatario oggi dei domiciliari la donna corrispondeva il denaro e poi, voltato l’angolo, aspettava la consegna della cocaina ordinata, aggiornando il compagno in ascolto di essere in attesa sotto la finestra come “Romeo e Giulietta” (da qui il nome convenzionale dell’operazione).

In altri ripetuti casi, l’uomo procacciava personalmente da altri spacciatori la marijuana che poi, a sua volta, avrebbe ceduto al figlio (all’epoca dei fatti minorenne) utilizzando la buca delle lettere come luogo di deposito ed abile stratagemma di consegna per non destare sospetti alle Forze dell’Ordine; tuttavia, nell’agosto del 2020, gli investigatori della Compagnia dell’Oltrecampagnano riuscirono ad ascoltare in diretta le fasi di acquisto della marijuana da parte del genitore, pervenendo – subito dopo la consegna al figlio – al sequestro della marijuana ceduta, rinvenuta nello zaino del ragazzo. Per tali fatti, l’uomo in questione venne già attinto da misura cautelare nell’ottobre dello scorso anno.

In totale sono otto le persone sottoposte alle indagini nell’odierno procedimento, per complessivi 64 episodi di spaccio: nel corso dell’operazione, infatti, sono state anche eseguite le decretate perquisizioni personali e locali a carico di altri 4 indagati, tutti residenti tra Cosenza e Castrolibero.