Tre persone, due titolari di ditte boschive ed un esecutore di lavori, sono stati denunciati dai Carabinieri-Forestali di Rossano per estirpazione senza le dovute autorizzazioni e deturpamento e distruzione di bellezze naturali.
I militari, nel corso di una serie di controlli in un’area boschiva nel comune di Caloveto, in località “Liboia”, hanno riscontrato aree interessate al taglio di eucalipto, l’estirpazione e taglio del cespugliame costituito da lentisco e ginestra che costituiscono il piano arbustivo del bosco, quale elemento di diversificazione strutturale e arricchimento della biodiversità.
Il taglio ed estirpazione del cespugliame, effettuato con l’ausilio di motoseghe su diverse aree doveva essere autorizzato dalla regione Calabria dal competente “Settore Area territoriale Settentrionale” di Cosenza. Oltre al deferimento sono state elevate sanzioni amministrative per 20.000 euro.
I militari in un’altra operazione hanno inoltre posto sotto sequestro anche una vasta area boschiva, circa 46 ettari in località Finaita-Comunello-Torno” di Longobucco (Cosenza), proprietà boschiva del Comune di Longobucco.
Area nella quale sono state rinvenuti circa 1.000 ceppaie di essenze quercine (Cerro) provenienti da tagli furtivi indiscriminati perpetrati in più epoche, da quelli più vecchi, a quelli più recenti, per come si evince dalle sezioni di taglio e dalla segatura rinvenuta durante il controllo.
Il taglio ha comportato un danno di forte rilevanza paesaggistica, ambientale, naturalistica con forte ripercussione sull’ecosistema e la biodiversità in una zona denominata “Foreste Rossanesi” compromettendo il dichiarato Sito di Interesse Comunitario (SIC).