Non si è fermato con il suo furgone a un normale controllo dei carabinieri di Rende perché sapeva probabilmente il fatto suo, Antonio Maio cosentino di 49 anni. Dopo un lungo inseguimento sull’Autostrada del Mediterraneo i militari guidati dal capitano Sebastiano Maieli sono riusciti a bloccarlo e ad arrestarlo allo svincolo autostradale di Frascineto. Detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, è l’accusa.
Ed è al casello autostradale del Pollino, che i militari del Nucleo operativo e radiomobile di Rende hanno avuto conferma dei loro sospetti sul motivo della fuga. Maio, rappresentante “quasi” insospettabile, trasportava oltre 5 chili di marijuana a bordo di un furgone noleggiato. Il quasi, è dovuto a qualche precedente dell’uomo in materia di stupefacenti.
Quando lo hanno bloccato, i militari che lo avevano inseguito per una settantina di chilometri, hanno iniziato a chiedere lumi sul suo comportamento, ma il presunto corriere alle domande ha mostrato insofferenza, e si tradisce con qualche smorfia di nervosismo.
Tanto basta a fare insospettire di più gli operanti, che già durante l’inseguimento sull’A2 con la centrale operativa avevano tentato di ricostruire il profilo del possibile fuggitivo. A quel punto, decidono di effettuare una perquisizione personale e veicolare.
E la sorpresa è arrivata ispezionando un vano porta oggetti: all’interno i carabinieri troveranno complessivamente 5,2 chili di marijuana, custodita all’interno di 5 sacchi in plastica termosaldati. Droga destinata alla piazza dello spaccio che avrebbe potuto fruttare migliaia di euro.
Scattate le manette, Antonio Maio, al termine delle formalità di rito, è stato associato presso il carcere di Castrovillari a disposizione della locale Procura della Repubblica. Lo stupefacente e il furgone sono stati sottoposti a sequestro.