La Polizia di Stato di Reggio Calabria ha arrestato un commerciante reggino di 45 anni con l’accusa di detenzione di oltre 3.000 immagini e filmati di contenuto pedopornografico.
L’ordinanza di custodia cautelare, in carcere, è stata emessa dal gip del Tribunale di Reggio Calabria Domenico Santoro, su richiesta della locale Procura della Repubblica diretta da Giovanni Bombardieri.
Il provvedimento restrittivo è stato eseguito ieri dalla Polizia Postale che, qualche tempo addietro, aveva eseguito una perquisizione presso l’abitazione e la sede lavorativa dell’indagato, nell’ambito di un altro procedimento penale avviato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze sullo stesso fenomeno.
L’indagine fiorentina scaturiva da un’attività sottocopertura su sistemi di filesharing, denominata Sweep Web, che portava all’identificazione e alla conseguente perquisizione di oltre 30 utenti italiani.
Proprio sotto questo profilo, le indagini svolte dagli investigatori della Polizia Postale, sotto la direzione del Pubblico ministero Nicola De Caria, si sono rivelate particolarmente complesse, poiché l’attività di computer forensics è stata destinata a rinvenire l’ingente quantitativo di materiale pedopornografico.
“L’episodio – spiegano gli inquirenti – è l’ennesima conferma della necessità di una maggiore consapevolezza ed attenzione nell’uso di internet e degli strumenti di comunicazione telematica, a tutela dei minori, delle fasce deboli, ma anche per evitare di ritrovarsi coinvolti in inchieste come quella descritta, per non aver adottato sufficienti precauzioni nell’utilizzo di software”.