Un’operazione della Guardia di finanza di Reggio Calabria e Cosenza è stata condotta per l’esecuzione di un provvedimento di fermo emesso dalle Dda di Reggio e Catanzaro nei confronti di 33 imprenditori e per il sequestro di 54 imprese in tutta Italia. Tra i fermati risulta Giorgio Ottavio Barbieri, l’imprenditore che si è aggiudicato importanti gare d’appalto come l’aviosuperficie di Scalea, la nuova piazza Bilotti a Cosenza e gli impianti di risalita a Lorica.
Gli indagati sono accusati a vario titolo di associazione mafiosa, associazione per delinquere aggravata dalle modalità mafiose, turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, corruzione e falso ideologico in atti pubblici.
Dalle indagini è emerso come un importante gruppo imprenditoriale della piana di Gioia Tauro si era posto come punto di riferimento della cosca Piromalli per turbare almeno 27 gare nel periodo 2012/2015 riguardanti lavori pubblici. Inoltre l’imprenditore Giorgio Barbieri, grazie alle relazioni con il clan Muto, attivo sulla costa dell’alto Tirreno cosentino, e con il reggente della cosca cosentina Lanzino – Ruà – Patitucci, si sarebbe aggiudicato i più importanti appalti della provincia di Cosenza nel periodo 2013/2015.
Nello specifico, seguendo gli spostamenti di un dipendente fidato dell’imprenditore intraneo alla cosca, i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Cosenza hanno ricostruito le dinamiche, le relazioni e gli accordi con gli altri gruppi criminali operanti sul territorio calabrese.
Grazie a questi solidi intrecci, 10 aziende riconducibili allo stesso imprenditore sono riuscite ad aggiudicarsi i più importanti appalti (costruzione e gestione) nella provincia di Cosenza nel triennio 2013/2015, tra cui piazza Bilotti, oggetto di diversi esposti in passato, e del Museo all’aperto MAB.
Il valore complessivo degli appalti ammonta ad oltre 100.000.000 euro derivanti dalla costruzione, riqualificazione e gestione venticinquennale (da qui il nome dell’operazione) degli impianti e dei servizi annessi.