Approvato il Defr della Regione Calabria, ma la maggioranza si spacca

Carlomagno

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Consiglio regionale della Calabria“Il dibattito odierno in Consiglio regionale sul documento di economia e finanza certifica il fallimento dell’azione di governo del presidente Oliverio e della maggioranza di centrosinistra”. Lo hanno detto i consiglieri regionali di opposizione Baldo Esposito (Nuovo Centrodestra), Alessandro Nicolò (Misto), Domenico Tallini (Forza Italia) e Gianluca Gallo (Casa delle libertà), in sede di dichiarazione di voto nel dibattito sul Defr della Regione Calabria per il 2019-2021, che ha registrato il voto favorevole di 15 consiglieri della maggioranza di centrosinistra, l’astensione del gruppo “Moderati per la Calabria”, e nove voti contrari, tra cui quello del consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione.

Secondo Esposito “il dato numerico dei 15 voti testimonia che la maggioranza non ha davvero più i numeri in quest’aula, il presidente Oliverio ne deve necessariamente tenere conto. Oggi – ha aggiunto Esposito -il voto non è stato semplicemente sul Defr ma su quattro anni di governo negativo, non difeso neppure dalla sua maggioranza”.

A parere di Gallo “il dato più significativo della crisi della maggioranza di centrosinistra e della bocciatura del governatore Oliverio che ci consegna l’odierna seduta è il voto contrario espresso da Guccione ma soprattutto l’astensione del gruppo dei “Moderati”, che è uno scossone di notevole impatto.”

E’ durato oltre 45 minuti, l’intervento in Consiglio regionale del presidente della Regione, Mario Oliverio, in sede di dibattito sul Defr, il Documento di economia e finanza 2019-2021. Il governatore si è soffermato su alcuni temi specifici replicando alle critiche dell’opposizione di centrodestra e del consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione: sanità, fondi comunitari, rifiuti, porto di Gioia Tauro e precari. Sulla sanità, Oliverio ha osservato: “Per due volte il Consiglio regionale si è già espresso con un documento unanime di ripristino di condizioni normali dopo 8 anni di gestione commissariale”.

“Il commissario non l’ho chiesto io, ma mi sono battuto anche contro governi del mio colore politico, come Renzi e Gentiloni e oggi mi batto contro il governo giallo-verde e nessuno può accusarmi di strumentalità. A Guccione, che getta le pietre e scappa, dico che la sua accusa è falsa. Non è una novità che Guccione vota contro. Sono tre anni, da quando è uscito dalla Giunta, che sta facendo opposizione, non c’è nulla di trascendentale in questo.”