Vescovo Locri: “Ingeneroso accostare santuario Polsi alla ‘ndrangheta”

Carlomagno

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“Per me è ingeneroso continuare a collegare questo luogo di culto alla ‘ndrangheta, azzerando quanto da anni si sta facendo per recuperare la sua vera identità. Polsi è semplicemente un santuario”. Lo ha detto il vescovo di Locri-Gerace mons. Francesco Oliva, nell’omelia per la festa della Madonna della Montagna celebrata nel Santuario di Polsi.

“E’ un Santuario – ha proseguito – da amare, da custodire, da tutelare da ogni interesse ed interferenza esterna. E’ un luogo sacro che vuole offrire ai tanti pellegrini che lo visitano momenti di silenzio, di preghiera. La società civile ha tutto l’interesse che sia questo e che ci si adoperi sempre più nell’affermare e tutelare questa identità”.

“Quanto vorrei – osserva monsignor Oliva – che Polsi divenisse simbolo del riscatto morale della nostra gente, che non accetta più di restare al di fuori delle agende politiche. Una nuova strada, più sicura, è il simbolo del riscatto di Polsi. Possiamo dire che siamo sulla buona strada ma occorre passare dalle parole ai fatti”.

Appena due settimane fa il senatore del M5s e presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra, in riferimento a Polsi, aveva accusato il leader della Lega Matteo Salvini che baciare il rosario è un messaggio alla mafia.