Tentato fratricidio a Rossano, lite per la pensione della madre morta

Carlomagno

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Tentato fratricidio a Rossano, lite per la pensione della madre mortaCi sarebbero vecchie ruggini familiari aggravate da problemi economici, alla base del violento litigio tra due fratelli avvenuto stamani a Rossano e culminato poi in un accoltellamento quasi mortale. Nello specifico, il diverbio sfociato poi nel fatto di sangue sarebbe riconducibile a contrasti sull’incasso della pensione della loro madre deceduta da poco.

Ad avere la peggio un trentottenne, ricoverato in prognosi riservata nel locale ospedale. Invece per P.L., di 34 anni, sono scattate le manette con l’accusa di tentato omicidio. L’indagato è difeso dal penalista Francesco Nicoletti.

Il dramma è avvenuto stamattina nel centro storico rossanese quando nell’appartamento i due iniziano a litigare. Da una parola all’altra, si è passati alle vie di fatto. Secondo quanto ricostruito uno dei due fratelli a lite degenerata ha afferrato un coltello lungo circa 30 centimetri è si è scagliato contro l’altro sferrando diversi fendenti che per puro caso non hanno provocato la morte del 38enne. Giunti sul posto i carabinieri della compagnia di Rossano hanno trovato P.L. ancora l’aggressore vicino al fratello sanguinante.

Su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Castrovillari, l’uomo è stato tradotto presso il carcere di Castrovillari. Per il 34enne, che ha conferito incarico difensivo all’avvocato Nicoletti, si attende l’udienza per la convalida dell’arresto e l’interrogatorio di garanzia.