Omicidio a Diamante, fermato il presunto killer di Augieri

Il cosentino, secondo quanto ricostruito, è stato ucciso per difendere l'amico che aveva avuto un'accesa discussione con un gruppo di ragazzi campani.

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)
La vittima, Francesco Augieri
La vittima, Francesco Augieri

Si è costituito presso il carcere di Napoli Secondigliano il presunto killer di Francesco Augieri, il giovane cosentino di 23 anni ucciso a coltellate nella notte tra mercoledì e giovedi scorso a Diamante, centro tirrenico in provincia di Cosenza. Secondo “il Mattino” di Napoli si tratta di Francesco Schiattarelli, di 19 anni, con piccoli precedenti per furto a scuola.

A suo carico è stato emesso un provvedimento di fermo della Procura di Paola, diretta dal procuratore Pierpaolo Bruni, (pm Francesca Maria Cerchiara), che ha condiviso le risultanze investigative dei carabinieri della Compagnia di Scalea (Cosenza). La svolta ieri pomeriggio quando i militari cosentini, insieme ai colleghi di Napoli Stella, hanno eseguito numerose perquisizioni nelle abitazioni di parenti e amici del fermato.

Il giovane, su cui si erano concentrati i sospetti dei militari, sentendosi braccato ha così deciso di consegnarsi alla giustizia. A Secondigliano Schiattarelli si è presentato insieme al padre e al suo avvocato difensore.

Il presunto autore presenta delle ferite al volto che dimostrerebbero, secondo quanto riferisco i carabinieri, “il suo pieno coinvolgimento nella lite” scoppiata per banalissimi motivi nel centro storico di Diamante, e nel corso della quale venne anche ferito Raffaele Criscuolo, di 28 anni, pure lui campano e amico della vittima.

Ricostruita la dinamica: Quella tragica notte, il ventottenne ferito, mentre passeggiava avrebbe avuto un primo diverbio con il gruppo di ragazzi capeggiato dall’odierno fermato, causato da quella che sembrerebbe una spinta involontaria.

Il giovane quindi, raggiunto Augeri, avrebbe avuto pochi minuti più tardi un’ulteriore discussione ancora più accesa con lo stesso gruppo nei pressi della “Piazzetta Padre Pio”, dov’è avvenuto il delitto.

Dalle parole i giovani sono passati subito alle vie di fatto, dapprima insultandosi e poi venendo alle mani. E proprio in quei momenti secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il 19enne avrebbe estratto un’arma da taglio con cui ha accoltellato mortalmente Francesco e ferito Criscuolo.

Le attività di indagini proseguiranno per definire compiutamente i ruoli degli altri soggetti coinvolti nella vicenda. Il giovane fermato dovrà essere sottoposto all’interrogatorio di garanzia, a seguito del quale il gip convaliderà o meno l’arresto. Francesco Schiattarelli dovrà difendersi dalla pesante accusa di omicidio. Il giovane dovrà anche spiegare perché quella notte girava armato di coltello.

Ieri commozione ai funerali di Francesco Augieri. Nella Chiesa di Piazza Loreto, a Cosenza, una folla di persone hanno preso parte alle esequie del giovane ucciso a Diamante.