Museo di Alarico, Occhiuto replica al M5s: “Lo realizzeremo”

Il sindaco di Cosenza attacca: "E' una ritorsione politica. Oggi il M5s prova a frenarci ma, anche se al Governo, non è al di sopra della Legge”. Santelli interroga Bonisoli

Carlomagno

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Progetto museo di Alarico
Una rappresentazione del Museo di Alarico secondo il progetto del comune di Cosenza

“È davvero singolare un provvedimento in autotutela del Ministero per la revoca delle autorizzazioni rilasciate dallo stesso Ministero”.

Così il sindaco Mario Occhiuto replica alla senatrice del M5S Margherita Corrado in merito alle sue esternazioni sull’annullamento in autotutela da parte della Direzione generale Abap sul progetto di intervento denominato “Riqualificazione della confluenza dei fiumi Crati e Busento e realizzazione del Museo di Alarico”.

“È evidente – sottolinea Occhiuto – che tale atto è conseguenza di pressioni politiche da parte dei deputati del M5S. Il fatto che siano contro ogni opera pubblica per lo sviluppo del territorio è cosa ormai nota in Italia e anche all’estero. Nessuna normativa prevede quanto accaduto, ovvero un abuso”.

“A questo punto – dice ancora il sindaco – ci sarà veramente da divertirsi anche se purtroppo è la città di Cosenza a subire le conseguenze di quelle che sono vere e proprie ritorsioni politiche. Basta solo pensare che il dirigente del Ministero motiva tale sospensione nella mancata discussione di un fantomatico comitato tecnico che egli stesso doveva convocare e non ha mai convocato negli ultimi mesi. Sostituisce una procedura ordinaria con una invenzione non prevista in nessun atto normativo”.

“Sono curioso di vedere – aggiunge il primo cittadino – chi si prenderà la responsabilità di bloccare i lavori provocando danni che certamente pagherà in prima persona. Intanto, l’orribile edificio dell’ex hotel Jolly tanto caro ai Cinque Stelle è stato finalmente abbattuto”.

“E non basta certamente un atto, persino illegittimo, per farlo riemergere dall’abbattimento. E anche il Museo di Alarico sarà realizzato. Il consiglio che mi sento di dare è quello di annullare tale sospensione in autotutela per limitare i danni. Infatti, anche se in questo momento loro sono al Governo, non sono al di sopra della Legge”, conclude Occhiuto.

Intanto, la parlamentare di Forza Italia e vicesindaco di Cosenza Jole Santelli sulla questione ha annunciato una interrogazione al ministero dei Beni culturali.

“In Italia si applica la legge italiana non il codice grillino”, sottolinea Santelli aggiungendo che “di questo chiederemo conto al Ministro Bonisoli attraverso un’apposita interrogazione parlamentare. Chiederemo anche al Ministro gli eventuali provvedimenti disciplinari che vorrà adottare nei confronti dei suoi stessi dirigenti, di come lavorano i suoi uffici perché è davvero grave piegare degli uffici pubblici come quelli ministeriali ad una questione ideologica ed è quantomeno ridicolo se non patetico appellarsi ad un tavolo inesistente, che lo stesso Ministero avrebbe dovuto eventualmente convocare e non lo ha fatto”.

“Vorremmo – spiega ancora Santelli – conoscere su quali basi, su quale tema si fonda il provvedimento di annullamento d’ufficio in autotutela e senza preavviso, giacché il Comune ha rispettato la legislazione vigente, le norme previste dalla legge dello Stato e le procedure disciplinate dall’ordinamento. Insomma, un brutto pasticciaccio, nemmeno lontanamente degno di essere accostato nel titolo a quello gaddiano”.