E’ morto il docente che si è dato fuoco davanti a caserma carabinieri

Si chiamava Francesco Chiarello, 33 anni, ed era originario del crotonese con residenza a Rende. Aveva chiesto un permesso al preside in Lombardia per tornare qualche giorno in Calabria. Poi l'atroce gesto davanti a un presidio dello Stato. Mistero fitto sui motivi di questo incredibile suicidio

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)
Francesco Chiarello poco dopo l’atroce gesto mentre parla coi carabinieri di Rende

È morto Francesco Chiarello, il docente di 33 anni che il 31 gennaio scorso a Rende (Cosenza) si era dato fuoco davanti la caserma della Compagnia dei carabinieri. Chiarello era ricoverato nel Centro grandi ustionati dell’ospedale Cardarelli di Napoli.

Il docente era stato sottoposto ad alcuni interventi chirurgici a causa delle lesioni riportate, ma le sue condizioni erano rimaste sempre gravi. L’uomo era stato ricoverato dapprima nell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza e poi trasferito a Napoli a causa della gravità delle ustioni riportate. I motivi del gesto compiuto da Chiarello non sono mai stati chiariti.

In particolare è stato escluso, in relazione al luogo scelto da Chiarello per darsi fuoco, che il docente intendesse lanciare un messaggio ai carabinieri, che non avevano mai svolto indagini sul suo conto ed ai quali non aveva mai presentato denunce di alcun genere.

Chiarello era rientrato a Rende, dove risiedeva, dopo avere chiesto un periodo di ferie al dirigente della scuola in Lombardia in cui insegnava sulla base, secondo quanto si è appreso, di un incarico che gli veniva rinnovato annualmente. (ansa)