Scajola: “Inopportuno interessarmi a Matacena, ma no reato”

Carlomagno

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Amedeo Matacena Chiara Rizzo Claudio Scajola
Amedeo Matacena, Chiara Rizzo e Claudio Scajola

“Io non ho mai negato di essermi interessato a far ottenere l’asilo politico a Matacena, ma continuo a pensare che non sia un reato. Semmai una questione inopportuna, che non rifarei”.

A dirlo è stato Claudio Scajola parlando con i giornalisti in una pausa del processo in cui è imputato a Reggio Calabria per procurata inosservanza della pena in relazione alla latitanza dell’ex deputato di Fi Amedeo Matacena, condannato a 3 anni per concorso esterno in associazione mafiosa e adesso a Dubai.

Nel corso dell’udienza è stata confermata la convocazione come teste per il prossimo 5 febbraio di Silvio Berlusconi. I giudici oggi hanno ascoltato la testimonianza del funzionario ex Carige (banca di cui era vicepresidente un fratello di Scajola) Paolo Pippione, che ha affermato che l’ex ministro gli chiese se era possibile aiutare Chiara Rizzo spostando una somma di denaro. Pippione ha riferito che quando accertò che Matacena era stato condannato disse a Scajola che non era possibile e lui ne prese atto.