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Il tribunale di Reggio Calabria ha condannato l’ex ministro dell’Interno Claudio Scajola a due anni di reclusione, pena sospesa, nell’ambito del processo Breakfast, riguardo la vicenda dell’ex parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena, già condannato per concorso esterno in associazione mafiosa e alla macchia in medio oriente. Il pm aveva chiesto 4 anni e mezzo.
Scajola, secondo l’accusa, avrebbe favorito la latitanza dell’ex armatore reggino, tutt’ora latitante a Dubai. I giudici hanno condannato anche ad un anno Chiara Rizzo, moglie di Matacena, anche per lei pena sospesa, che riceverà anche i beni che le erano stati sequestrati.
Assolti invece due ex collaboratori dell’ex parlamentare reggino. L’ex ministro ha dichiarato che rispetto alle accuse iniziali, “l’impianto si è sgonfiato”.