Fuochi d’artificio pericolosi, ingente sequestro a Vibo, tre denunce

Carlomagno

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I Finanzieri del Gruppo di Vibo Valentia, nell’ambito delle attività di servizio finalizzate a prevenire e reprimere i fenomeni illeciti in materia di produzione, detenzione, trasporto e commercializzazione di artifizi pirotecnici, intensificate per l’approssimarsi delle festività di fine anno, nel corso dei controlli effettuati presso varie attività commerciali della provincia, hanno sequestrato circa 340 Kg di fuochi d’artificio e denunciato a piede libero, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vibo Valentia, 3 persone.

L’attenzione dei militari, a seguito di mirata attività info-investigativa, è stata rivolta verso tre attività commerciali che, tra le altre cose, esponevano per la vendita ingenti quantitativi di articoli pirotecnici, focalizzandosi, in particolare sul riscontro, da parte degli esercenti controllati, del possesso dei titoli autorizzatori per la vendita degli stessi, nonché sul rispetto dei necessari requisiti di sicurezza, ma avendo rinvenuto i fuochi d’artificio stoccati accanto a materiali altamente infiammabili, pertanto, in pericolosissime condizioni di sicurezza, in assenza delle prescritte autorizzazioni, è scattato il sequestro e la denuncia dei responsabili alla locale Procura della Repubblica.

L’attività posta in essere dalle fiamme gialle vibonesi testimonia l’impegno della Guardia di Finanza a tutela della salute e della sicurezza dei consumatori, che si manifesta anche attraverso attività di prevenzione e repressione di quei comportamenti che, non essendo in linea con le normative vigenti sul rispetto degli standard di sicurezza, sono suscettibili di arrecare pregiudizio all’incolumità dei cittadini, compresi gli stessi operatori di settore.

Tenuto conto del principio di presunzione di innocenza dei soggetti attenzionati e che la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine sarà definitivamente accertata solo qualora intervenga sentenza irrevocabile di condanna, le condotte illecite riscontrate sono state sottoposte al vaglio della competente Autorità Giudiziaria.