Luigi Di Maio lascia la guida del Movimento 5 stelle. Ad annunciarlo al Tempio Adriano lo stesso ministro degli Esteri che conferma così le voci circolate negli ultimi giorni. Sarà Vito Crimi, ex capogruppo del M5s, il reggente del movimento, in quanto il più “anziano”.
“Io mi fido di voi, mi fido di noi e di chi verrà dopo di me”, ha detto Luigi Di Maio parlando alla platea dei facilitatori regionali. “Per arrivare fin qui (al governo, ndr) abbiamo fatto salti mortali. Hanno iniziato Beppe e Gianroberto e a loro va tutto il mio grazie di cuore”. “Noi dobbiamo pretendere il sacrosanto diritto di essere valutati almeno alla fine dei cinque anni di legislatura. Io penso che il governo debba andare avanti, perché alla fine” della legislatura “i risultati si vedranno ma dobbiamo avere il tempo di mettere a posto il disordine fatto da chi ha governato per trent’anni prima”.
“E’ giunto il momento di rifondarsi: oggi si chiude un’era”, ha sottolineato Di Maio. “Ed è per l’importanza di questo momento che ho iniziato a scrivere questo documento un mese fa”. “Mi fido di chi verrà dopo di me”.
“Per stare al governo – ha osservato davanti alla platea dei facilitatori – serve essere presenti sul territorio in maniera organizzata: ci ho lavorato un anno e ho portato a termine il mio compito. Ora inizia il percorso verso gli Stati generali”.
“Oggi – ha detto Emilio Carelli aprendo i lavori – ascolteremo le parole importanti che ci dirà Luigi Di Maio. Non so se queste parole saranno un passo di lato o indietro, quello che so è che a nome di tutti dobbiamo pronunciare una parola di ringraziamento per Luigi Di Maio. “Per il governo non cambierà nulla. Anzi, il cronoprogramma andrà avanti”, aggiunge.
Il capo politico dei grillini ha elencato tutti i provvedimenti fatti in questi ultimi due anni in cui il movimento è al governo. Leggi, ha spiegato, “che hanno aiutato milioni di persone. In molti mi hanno detto in questi mesi che io sono un ingenuo. Io non lo sono, ma certe volte è meglio farlo credere che passare per un corrotto”.
Di Maio ha avvertito che chi si illude di “cancellare le nostre leggi” scenderanno in piazza centinaia di migliaia di persone. “Dalle leggi che abbiamo approvato – ha avvertito – non si può tornare indietro. Se proveranno a cancellare la legge anticorruzione, prescrizione o reddito di cittadinanza ci saranno migliaia di persone in piazza per impedirlo. E io sarò con loro”.
“I peggiori nemici del M5s sono al nostro interno”
Poi un duro affondo a chi in questi mesi ha lavorato solo per dividere il M5s. “Abbiamo tanti nemici, qualcuno che resiste e che ci fa la guerra. Ma nessuna forza politica è mai stata sconfitta dall’esterno. I peggiori nemici sono quelli che al nostro interno lavorano non per il gruppo ma per la loro visibilità”, ha accusato Di Maio. “C’è chi è stato nelle retrovie e, senza prendersi responsabilità è uscito allo scoperto solo per pugnalare alle spalle”.