Sei casi tra stalking, minacce e lesioni aggravate sono stati registrati in pochi giorni nel Cuneese. In due di questi casi sono state le donne ad usare violenza contro i conviventi. I carabinieri delle Compagnie di Cuneo, Mondovì, Borgo San Dalmazzo, Bra e Savigliano sono intervenuti per rimettere “ordine” in contesti di maltrattamenti e violenze domestiche.
A Cuneo è finito nei guai con l’accusa di atti persecutori (stalking) un disoccupato 26enne albanese che, dopo essere stato “mollato” dalla fidanzata, una barista 21enne cuneese, ha iniziato a molestarla, insultandola per strada e mentre era con le amiche. In più occasioni l’avrebbe anche minacciata all’interno del bar dove lavora. La donna, ormai esasperata e molto impaurita dalle minacce del suo ex, ha presentato denuncia in caserma ed i carabinieri, al termine delle indagini, hanno denunciato l’albanese a carico del quale il magistrato potrebbe ora emettere un provvedimento di “divieto di avvicinamento alla vittima”.
Sempre a Cuneo i carabinieri hanno denunciato per atti persecutori un’operaia 40enne cuneese che, dopo aver avuto una relazione extraconiugale con un 34enne commerciante del luogo, ha iniziato a perseguitarlo per costringerlo a separarsi dalla moglie per andare a vivere con lei. La donna stalker più volte ha minacciato ed insultato l’uomo sui social network danneggiandogli anche l’auto. Lui l’ha denunciata ed i militari hanno svolto le indagini denunciandola all’autorità giudiziaria.
A Mondovì i militari sono intervenuti presso l’abitazione di una coppia di conviventi 20enni monregalesi perché lei, nel corso di un litigio per futili motivi, aveva aggredito lui rompendogli in testa un vaso. Il giovane è stato poi soccorso dai sanitari del 118, fatti intervenire dall’Arma, ed è stato ricoverato in ospedale dove è rimasto ricoverato per alcuni giorni in osservazione a causa del trauma cranico riportato. La sua convivente è stata denunciata per lesioni personali aggravate.
A Borgo San Dalmazzo i carabinieri hanno denunciato un operaio 35enne marocchino per i reati di maltrattamenti in famiglia, violenza privata, lesioni personali e tentata violenza sessuale ai danni della moglie, una casalinga 26enne sua connazionale. I militari hanno accertato che da alcuni mesi l’uomo picchiava, senza un reale motivo, la moglie ed in un’occasione aveva tentato di avere rapporti sessuali con lei contro la sua volontà e per impedirgli di richiedere aiuto le aveva anche rotto il telefonino. Sulla vicenda i carabinieri stanno svolgendo ulteriori accertamenti.
A Bra i carabinieri hanno denunciato per maltrattamenti in famiglia un operaio 38enne astigiano che da qualche tempo, senza alcun motivo, picchiava la moglie, una casalinga 36enne anche lei originaria di Asti. La coppia, che vive nel Roero, è stata segnalata dai vicini di casa ai carabinieri per le ripetute e violente liti domestiche e, dopo l’intervento in casa dei militari, la donna ha preso coraggio denunciando il marito che ora rischia di essere sottoposto ad una misura cautelare che gli impedisca di nuocere ancora alla vittima.
A Savigliano (Cuneo) nei guai è finito con l’accusa di atti persecutori (stalking) un 47enne del luogo denunciato dai carabinieri perché perseguitava la sua ex convivente, una 35enne saviglianese. L’uomo, dopo che era cessata la loro relazione, aveva iniziato a perseguitare la donna pedinandola e minacciandola continuamente, fino all’intervento dei militari.