19 Febbraio 2025

Draghi al Senato: “Serve nuovo patto”. Gelo di Lega e M5s

Il premier in aula parla ma trova i due maggiori partiti "indisponibili". Cinquestelle e Carroccio riuniscono i loro ministri. La crisi, a meno di una convergenza, si acuisce

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Al Paese ‘serve un nuovo patto di sviluppo concreto e sincero”. Cosi Maario Draghi al Senato cerca di ottenere una nuova fiducia per proseguire nel suo mandato dopo avere rassegnato le dimissioni.

“Partiti, siete pronti a ricostruire questo patto? Siete pronti? Siamo qui in quest’Aula solo perchè gli italiani lo hanno chiesto. È una risposta che dovete dare non a me, ma a tutti gli italiani’. Il premier conclude così il suo discorso a palazzo Madama. M5s e Lega non applaudono quest’ultima parte.

Il presidente del Consiglio richiama le forze politiche alla responsabilità di portare a termine l’agenda di governo senza fare sconti e definisce ‘tanto sofferte quanto dovute’ le dimissioni, respinte dal capo dello Stato, presentate il 14 luglio per il venir meno del patto di fiducia nella maggioranza: ‘L’unica strada, se vogliamo ancora restare assieme, è ricostruire daccapo questo patto, con coraggio, altruismo, credibilità’. La risposta dei partiti è attesa dal dibattito.

Dopo l’intervento del premier il centrodestra di governo si riunisce nuovamente a Villa Grande. Salvini ha riunito i suoi. “Adesso ci sarà una riunione con il centrodestra di governo e decideremo insieme”, ha detto Giulia Bongiorno al termine della riunione della Lega.

Dopo aver ascoltato Draghi anche Giuseppe Conte si è riunito con alcuni dei vertici del M5s, fra cui i vicepresidenti e la capogruppo a Palazzo Madama Mariolina Castellone. Nel frattempo, in un altro ufficio, è in corso una riunione del gruppo dei senatori del Movimento. Dopo essersi riunito circa un’ora con i vertici del partito, Conte si è appena spostato nell’ufficio dove lo attendevano i senatori.

IL DISCORSO DI DRAGHI
“Mercoledì – ha in apertura del suo discorso – scorso ho rassegnato le dimissioni. Questa decisione è seguita al venir meno della maggioranza di unità nazionale che ha appoggiato il governo dalla sua nascita. Il capo dello Stato le ha respinte e chiesto di informare il Parlamento. Decisione che ho condiviso. Oggi mi permette di spiegare a voi e agli italiani questa decisione tanto sofferta quanto dovuta”.Il premier ha rivendicato i risultati ottenuti dal suo governo in questi 17 mesi. Ma ha anche indicato una serie di obiettivi per i quali, ha evidenziato, serve un nuovo patto di fiducia”. “Non serve una fiducia di facciata che svanisca di fronte ai provvedimenti scomodi”. Draghi ha elencato una serie di obiettivi. Bisogna spingere sui contratti collettivi, punto di forza del sistema industriale.

“Serve una riforma delle pensioni – ha proseguito – che garantisca meccanismi di flessibilità in uscita e un impianto sostenibile ancorato al sistema retributivo”. “Il disegno di legge” sulla concorrenza, che riguarda anche “i taxi” e le concessioni balneari” deve “essere approvato prima della pausa estiva. Ora c’è bisogna di un sostegno convinto all’azione dell’esecutivo” non il sostegno a proteste tavolta violente.


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