Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, dopo la sconfitta elettorale alle europee, si è rifiutato di dire se sosterrà la candidatura della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen per un altro mandato, il giorno dopo la chiusura delle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo e della Commissione.
Il cancelliere dopo la brutts batosta tira dritto e resiste, al contrario di Macron in Francia che, punito dagli elettori, ha sciolto il parlamento e indetto elezioni politiche anticipate.
Scholz ha ribadito la sua precedente posizione secondo cui “la presidenza della Commissione deve basarsi su una maggioranza democratica dei partiti democratici tradizionali al Parlamento europeo”.
Intervenendo in una conferenza stampa a Berlino insieme al presidente cileno Gabriel Boric in visita, Scholz ha detto che valuterà se sostenere von der Leyen e chi sostenere per vari importanti posti di lavoro dell’UE nelle prossime settimane.
“Sono favorevole a superare tutte queste sfide questo mese, cioè a decidere in modo rapido”, ha affermato Scholz. “Non c’è motivo di soffermarsi su questo argomento troppo a lungo.”
Il Partito popolare europeo (PPE) della Von der Leyen ha rivendicato la vittoria alle elezioni di domenica dopo che i risultati hanno mostrato che resterà il blocco più grande al Parlamento europeo.
Von der Leyen, politica tedesca ed ex ministro del partito conservatore cristiano-democratico (CDU), ha invitato i partiti socialdemocratici e liberali dell’UE a sostenere la sua candidatura per la rielezione.
Ma non è ancora chiaro se il deepstate internazionale, che decide nella sostanza (e nell’ombra) i posti di potere nell’Ue, converga per un bis di Ursula o sul fedelissimo Mario Draghi, ex presidente del Consiglio italiano e già presidente della Bce il quale non da oggi ambisce alla massima carica politica a Bruxelles.