Tonia Mastrobuoni per La Stampa
Tra i due premier telefonata “costruttiva per trovare una soluzione” Il governo tedesco si spacca: la Spd è a favore della linea morbida.
La telefonata è durata all’incirca un’ora, ed è partita, tecnicamente, da Berlino. Ma da giorni, riporta una fonte governativa greca, Angela Merkel e Alexis Tsipras avevano deciso di sentirsi direttamente, «saltando gli intermediari».
In altre parole, l’idea di parlarsi direttamente era nata anche per cercare di andare al di là del “mezzogiorno di fuoco” che sta andando in scena tra i ministri delle Finanze dei due Paesi, Wolfgang Schäuble e Yanis Varoufakis, e che ha causato i flop delle ultime due riunioni dell’Eurogruppo. Il colloquio, riporta la fonte, è stato «molto costruttivo» e si è svolto «in un’atmosfera molto cortese per entrambi». Soprattutto, si è focalizzato «sulla ricerca di una soluzione in vista di domani (oggi, ndr)», quando si riunirà l’Eurogruppo.
Determinante, per la decisione di alzare il telefono, un durissimo comunicato diffuso ieri dal portavoce di Schäuble in reazione alla nuova proposta per l’Eurogruppo formulata da Varoufakis, che faceva invece presagire il peggio. «La lettera – ha scritto Martin Jaeger – non è una proposta di soluzione. In realtà punta a un finanziamento ponte senza soddisfare le richieste del programma». E la fonte governativa greca riporta invece che «senza entrare nel merito dei contenuti, è chiaro che il tono della conversazione tra Merkel e Schäuble ha avuto toni assolutamente diversi».
Al di là dei punti che per i tedeschi, secondo indiscrezioni, restano ancora problematici – la richiesta di ridurre l’obiettivo dell’avanzo primario e la mancanza di impegni sulle riforme del mercato del lavoro, sulle privatizzazioni e sulla modernizzazione dell’apparato pubblico – Schäuble sembra non fidarsi dei greci.
Altrimenti, non si spiega anche la contro-lettera, anticipata da Reuters, che gli uomini del responsabile tedesco delle Finanze hanno preparato in vista della riunione di oggi. Una lettera in cui la posizione greca viene definita addirittura un «cavallo di Troia» per ottenere soldi senza un impegno vero. Di questo, secondo una fonte tedesca, Tsipras si sarebbe lamentato con la cancelliera, durante la telefonata di ieri.
Ma la rigidità di Schäuble non ha solo irritato i greci e spinto Angela Merkel a «gettare acqua sul fuoco» come sintetizza la fonte greca. Anche il vicecancelliere socialdemocratico Sigmar Gabriel ha criticato il collega delle Finanze. La proposta Varoufakis «è un primo passo nella giusta direzione» e dovrebbe essere giudicata «un punto di partenza per il negoziato», senza un rifiuto preventivo, ha sostenuto.
Il governo tedesco, in sostanza, si sta spaccando sulla posizione da tenere nei confronti della Grecia. A conferma, il cristianodemocratico Ralph Brinkhaus ha invece fatto sapere di ritenere la posizione del governo «molto chiara».
A sorpresa, nei giorni in cui la Bce si è ritagliata il ruolo del «cattivo», tagliando quasi tutti i rubinetti alle banche greche in attesa di un accordo su un nuovo programma, il governatore della Bundesbank ha fatto sapere che la posizione dell’Eurotower non è granitica.
Durante un convegno a Francoforte, Jens Weidmann ha sostenuto ieri sera che l’accesso al rifinanziamento della Bce usando i bond «spazzatura» greci potrebbe essere di nuovo autorizzato «se le verranno rispettate le condizioni giuste».
Il presidente della Bundesbank non ha voluto entrare nel merito della questione se le nuove proposte greche si possano considerare le condizioni giuste per scongelare i finanziamenti: «non è qualcosa che si possa giudicare in modo certo». Ma dal falco tra i banchieri centrali, è giusto considerarlo qualcosa di più di uno barlume di speranza per la partita europea più rischiosa dell’anno.