SIBARI – Un giovane di 22 anni, Giuseppe Varlaro, è morto e altre due persone sono rimaste ferite in un incidente stradale avvenuto sulla statale 106 nei pressi di Sibari.
Giuseppe Varlaro, originario di Trebisacce ma residente a Roseto Capo Spulico, viaggiava su una Fiat Punto che, per cause in corso di accertamento, si è scontrata con un’Audi. L’impatto si è verificato nei pressi dell’area archeologica, nel territorio di Cassano allo Jonio.
Le condizioni dei due feriti non sono gravi. Sulla dinamica dell’incidente, probabilmente si è trattato di un tamponamento, indaga la Polizia stradale del distaccamento di Rossano.
“Questo è il volto dell’ultimo giovane ragazzo calabrese, Giuseppe Varlaro di 22 anni, che questa sera ha perso la vita sulla S.S.106”. Comincia così un post di Fabio Pugliese, promotore del gruppo Facebook “Basta vittime S.S. 106”, in cui è pubblicata la foto dell’ennesima vittima sulla strada della morte.
“I suoi sogni, le sue speranze in pochi attimi sono finiti per sempre sull’asfalto della ‘strada della morte’. Un pensiero vorrei rivolgerlo alla Famiglia che ora sarà travolta da un dolore grande. Poi un invito a tutti gli iscritti al gruppo: una preghiera affinché i familiari, i parenti e gli amici tutti possano superare questo momento. Basta un minuto del nostro tempo che di sicuro non sarà sprecato…#bastavittime106”.
Sempre Pugliese, presidente dell’associazione “Basta vittime sulla 106” sul sito associativo ricorda che sono 8 su 13 le vittime della statale 106 nel 2016 ad avere meno di 30 anni.
“L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – è scritto in una nota – precisa che sulla famigerata “strada della morte” nel 2016 abbiamo in media una vittima ogni 14 giorni mentre sono 8 su 13 le vittime della S.S.106 nel 2016 ad avere meno di 30 anni. L’Associazione intende altresì denunciare l’immobilismo istituzionale e l’incapacità dello Stato di cancellare, attraverso la messa in sicurezza subito e l’ammodernamento della S.S.106, questa autentica vergogna ed, insieme, la più grande Strage di Stato della storia della nostra Repubblica”.