Sarebbe di circa 5 milioni di euro, al momento, il danno stimato per l’agricoltura dalla Coldiretti Calabria nella fascia tirrenica che va da Lamezia Terme a Campora San Giovanni, colpita nei giorni scorsi da violente mareggiate, intense precipitazioni e venti di burrasca.
Ad aver subito i maggiori danni sono stati gli ortaggi e prevalentemente la pregiata e molto richiesta dal mercato cipolla rossa di Tropea Igp Calabria che proprio in questa area può contare circa 700 ettari investiti a cipollotto.
“Non solo è andato perduto il raccolto di cipollotto Igp ma anche per non perdere quote di mercato – sottolinea la Coldiretti – sarà necessario procedere di nuovo alla loro messa a dimora e ciò comporterà un ulteriore aggravio dei costi per le aziende. Ma a subire danni prosegue Coldiretti – sono stati anche gli impianti irrigui collettivi del Consorzio di Bonifica Tirreno Catanzarese e quelli degli agricoltori all’interno delle aziende”.
“Bene ha fatto la Regione a fare la richiesta dello stato di calamità – dichiara Pietro Molinaro, presidente di Coldiretti Calabria – adesso è importante che subito si avviino sopralluoghi analitici per individuare i danni subiti da ogni singolo agricoltore e alle altre attività economiche. Ancora una volta – conclude – si ripropone il tema dell’erosione costiera, la manutenzione preventiva del territorio che inevitabilmente fanno il paio con il consumo del suolo un bene prezioso da conservare “.
A questi danni vanno sommati quelli subiti da strutture balneari, strade, lungomare e abitazioni e negozi su tutto il litorale che va da Nocera Terinese a Scalea dove la violenza delle acque ha rosicchiato spiagge e marciapiedi e spazzato via alcuni lidi, con l’acqua che ha seriamente danneggiato case e esercizi commerciali. La Regione ha chiesto lo stato di calamità naturale.