Naufragio nel mar Ionio, finora 34 vittime accertate. Si cercano ancora dispersi

Carlomagno
La barca a vela semiaffondata

Sono 34 le vittime accertate recuperate al largo del mar Ionio dalla Guardia Costiera dopo il naufragio di lunedì scorso quando un veliero carico di migranti partito probabilmente dalla Turchia è semiaffondato. Il bilancio è provvisorio.

Altri venti corpi tra donne e bambini erano stati recuperati nei giorni scorsi. Nella giornata odierna sono state recuperate altre quattordici salme che portano il totale a trentaquattro, più una persona deceduta durante i soccorsi a Roccella Ionica.

Continua senza soste lo sforzo di personale e mezzi della Guardia Costiera impegnati nelle attività di ricerca di altri dispersi in mare. Secondo testimonianze di superstiti trasportati in Calabria, sull’imbarcarcazione a vela vi sarebbero stati oltre sessanta immigrati, con la presenza di più di 25 tra bambini e adolescenti.

In zona operazioni, a circa 120 miglia nautiche dalle coste calabresi, sotto il coordinamento della Guardia Costiera, stanno operando la Nave Corsi, la Nave Dattilo e Nave Diciotti e un velivolo p42 “Manta” della Guardia Costiera, oltre ad un velivolo p72 della Marina Militare nonché assetti aerei di Frontex.​ Il dramma si è consumato nel mar Ionio centro-meridionale, in acque internazionali ma di area “sar” (ricerca e salvataggio) italiana. Sulla tragedia indaga la procura di Locri.