E’ stato aggiornato al 17 maggio, per la requisitoria del procuratore generale Giancarlo Avenati Bassi, il processo d’appello per il processo Geenna, sulle infiltrazioni mafiose in Valle d’Aosta. Il processo di secondo grado, per i cinque imputati che avevano scelto il rito ordinario, si è aperto questa mattina, davanti ai giudici della seconda sezione penale della Corte d’appello di Torino.
Il 16 settembre 2020, il collegio di Aosta presieduto dal giudice Eugenio Gramola aveva condannato a 10 anni di reclusione Marco Sorbara, ex consigliere regionale (ai domiciliari con permesso lavorativo) e Monica Carcea, ex assessore comunale a Saint-Pierre (ai domiciliari), a 11 anni Nicola Prettico, ex consigliere comunale di Aosta, e Alessandro Giachino, dipendente del Casinò di Saint-Vincent, a 13 anni il ristoratore Antonio Raso.
La prima udienza dell’appello è stata caratterizzata dalla lettura della relazione del consigliere relatore, cha ha ripercorso tutte le tappe della vicenda giudiziaria e dei motivi di appello proposti sia dalla procura che dalle difese dei cinque imputati.
Ha poi preso la parola il pm torinese Valerio Longi che ha coordinato l’indagine e ha ribadito alla Corte la sussistenza degli elementi accusatori che provano la presenza della ‘locale’ ‘Ndrangheta di Aosta.
Il collegio ha poi aggiornato l’udienza al 17 maggio, per la requisitoria del procuratore generale Avenati Bassi. Il 18 maggio, invece, inizierà il processo d’appello per gli altri 12 imputati, condannati il 17 luglio del 2020, dal gup di Torino con il rito abbreviato.