Svolta nelle indagini sull’omicidio di Marco Mongillo, a Caserta. I Carabinieri della Compagnia di Caserta hanno arrestato Antonio Zampella 19 anni, residente a Caserta, ritenuto il presunto autore del delitto avvenuto venerdì pomeriggio in una casa di via Cappuccini, nel rione Santa Rosalia.
L’accusa a suo carico è omicidio, detenzione abusiva di arma con matricola abrasa e ricettazione. Il ventenne è stato ucciso con un colpo di pistola alla testa.
I militari, ieri pomeriggio su segnalazione del 118, sono intervenuti presso l’abitazione di Umberto Zampella, 22 anni, dove quest’ultimo è sottoposto agli arresti domiciliari.
Dalla ricostruzione dei fatti è emerso che poco prima, suo fratello Antonio Zampella, ostentando il possesso di una pistola a Marco Mongillo, dove si era recato unitamente a suo fratello presso l’abitazione dell’amico, gli puntava, per gioco, l’arma alla testa facendo partire il colpo mortale.
Dopo il delitto Zampella si è allontanato frettolosamente liberandosi dell’arma gettandola all’esterno dell’abitazione. Scattano così le ricerche serrate degli uomici in divisa. Il giovane si è presentato presso il Comando della Compagnia di Caserta rilasciando piena confessione.
Le indagini hanno consentito il recupero, sulla rampa del garage sottostante l’abitazione di una browning calibro 7,65 con matricola abrasa contenente ancora un proiettile incamerato e altri cinque nel serbatoio.
Nel corso del sopralluogo, invece, è stato rinvenuto, da parte dei Carabinieri della sezione rilievi del Nucleo Investigativo, un proiettile dello stesso calibro. Tutto sottoposto a sequestro. L’arrestato è stato accompagnato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere e posto a disposizione della competente Autorità giudiziaria.