A distanza di tre mesi la Polizia, dopo serrate indagini, ha rintracciato e arrestato il branco del violento pestaggio di un addetto alla sicurezza di una sala slot, a Roma, avvenuta lo scorso luglio.
Si tratta di 4 fratelli ed un cugino residenti nel quartiere Casilino: D.R.A. di 48 anni; D.R.D. di 28: D.R.M. di 32; D.R.A., di 19 (unico incensurato); e S.D. di 22, quest’ultimo cugino, sono stati rintracciati sabato mattina; a tutti è stato notificato l’ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal Gip presso il Tribunale di Roma.
I cinque dovranno rispondere del reato di tentato omicidio in concorso, aggravato dai futili motivi e con finalità di odio razziale. L’episodio accadde la notte dello scorso 22 luglio in via di Torrenova dove il branco aveva violentemente aggredito il dipendente di una sala slot riducendolo in fin di vita.
Le indagini, affidate agli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Casilino, hanno permesso di individuare tutti i responsabili di quello che è stato un vero e proprio pestaggio. La vittima, un cittadino del Senegal di 42 anni, causa le gravi ferite riportate è stato ricoverato con una successiva prognosi di 40 giorni.
IL VIDEO DEL PESTAGGIO A ROMA
Gli investigatori – coordinati dal dottor Fabio Abis – partendo dalle videocamere di sorveglianza hanno ricostruito la dinamica dell’accaduto; inequivocabili le immagini dalle quali è emersa la violenza degli aggressori nei confronti dell’uomo con contestuali frasi minacciose a sfondo razziale.
I poliziotti, appena è stato possibile, hanno anche ascoltato la vittima, la quale ha raccontato che il tutto era nato per un diverbio causato dal comportamento di alcuni noti clienti, dovuto al loro stato psicofisico evidentemente alterato dall’abuso di sostanze alcoliche.
La vittima, in qualità di addetto alla sicurezza del locale, aveva invitato alla calma i presenti, i quali in risposta lo aggredirono; nonostante la sua notevole stazza fisica, non potè nulla solo contro cinque persone.
Con una violenza inaudita venne atterrato e ripetutamente colpito con calci, pugni ed uno sgabello, anche quando ormai era a terra esanime. Gli investigatori, analizzando minuziosamente tutte le immagini del pestaggio sono riusciti ad identificare i responsabili. Quattro di loro infatti erano già noti alle forze di Polizia in quanto con precedenti e tutti parenti. Sabato il blitz con cui sono stati tutti ammanettati.