“Non ci siamo fottuti i soldi, li abbiamo soltanto spesi per fare opere e investimenti”. Così Giuseppe Scopelliti, oggi presidente della Regione Calabria, ha spiegato nel corso dell’incontro dal titolo “Ora parlo io” svoltosi ieri sera a Reggio Calabria, i motivi che hanno determinato il deficit economico del Comune di Reggio Calabria. Scopelliti, per otto anni sindaco di Reggio Calabria, ha definito l’incontro un’operazione verità sulla reale situazione finanziaria del comune contro gli attacchi ricevuti in questi mesi sulla stampa.
“Purtroppo – ha detto Scopelliti – qualcuno che ha sbagliato ha gia’ pagato, poi sara’ la magistratura a dire se quelle somme erano spettanti alla dirigente Orsola Fallara (morta suicida ndr), a parte quella somma di un giro legato a quella vicenda, tutto il resto non sono somme che sono finite nelle nostre tasche.
Abbiamo amministrato, abbiamo speso, questa citta’ e’ cresciuta in poco tempo, pero’ abbiamo investito”.In estrema sintesi, Scopelliti ha chiarito che, cosi’ come emerge anche dall’ispezione degli ispettori ministeriali, nel bilancio 2010 vi e’ un disavanzo di 118 milioni di euro. Il disavanzo e’ dovuto dalla differenza tra residui passivi, ossia le uscite, che ammontano a 679 milioni, e i residui attivi, ossia le entrate, che ammontano a 555 milioni.
I residui di entrata non pareggiano con quelli di uscita, come per gli anni precedenti, perche’ la verifica seguita all’ispezione ministeriale ha determinato il riaccertamento di quelle somme ritenute inesigibili e senza corretta imputazione. Scopelliti, inoltre, ha ricordato come il governo ha recentemente imposto ai comuni di riaccertare i residui attivi decurtandoli del 25%, proprio perche’ nella maggior parte delle ispezioni eseguite in tutta Italia e’ emerso che e’ questa la media di crediti inesigibili. A questo, ha proseguito Scopelliti, si aggiunga che in otto anni il governo ha erogato in tutto 40 milioni di euro in meno al comune di Reggio Calabria. Insomma, secondo Scopelliti, il disavanzo di 118 milioni di euro e’ in perfetta sintonia con il problema generale che stanno attraversando i comuni italiani dal nord al sud. “I 118 milioni di euro – ha sottolineato Scopelliti – non sono frutto di mala gestione, o ammanco ingiustificato, o come qualcuno ha voluto propagandare, sprechi, semplicemente abbiamo investito per far crescere la nostra città”. Fin qui l’Agi. Per quanto riguarda il suo impegno alla regione Scopelliti ha detto di voler restare a disposizione della sua terra e della sua città, salvo “costrizioni” romani. In sostanza conferma la sua volontà a non candidarsi.