Un senatore ligure, Enrico Musso, ex Udc, ex Pdl, e ora nel gruppo misto, ha denunciato presunte ingerenza del governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti su un servizio ritenuto “sgradito” e realizzato dalla giornalista Nerina Gatti, avvenente biondona calabrese di origine.
I FATTI Scopelliti avrebbe fatto delle pressioni sui dirigenti della Rai per non far andare in onda una trasmissione di inchiesta che riguardava lui e la sua amministrazione, ma le pressioni sarebbero state respinte dall’azienda di Viale Mazzini. L’episodio è stato reso noto dal senatore Musso, che è anche presidente del Comitato scuola e legalità della Commissione parlamentare antimafia.
”La giornalista Nerina Gatti ci ha detto che nell’imminenza della trasmissione di un suo servizio per la Rai che coinvolgeva Scopelliti – ha spiegato Musso parlando al Senato durante un convegno organizzato da ‘Ossigeno’ sulle minacce ai giornalisti – il governatore avrebbe fatto pressioni per non farla andare in onda.
La giornalista ci ha anche riferito, e questo va detto ad onore della Rai, che i suoi superiori hanno respinto queste pressioni. Abbiamo segnalato questo episodio alla Commissione di Vigilanza sulla Rai”.
LA REPLICA Non si è fatta attendere la replica del Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti, che ha respinto con fermezza questa accusa ma affonda parlando di persecuzione da parte della giornalista della Rai. “Spiace – dice Scopelliti – che il senatore Musso abbia creduto alle parole della giornalista Nerina Gatti.
E infatti, a riprova del fatto che la Gatti sia mossa da ragioni di astio nei miei confronti, giova ricordare come quest’ultima sia stata da me citata dinnanzi a un organo di mediazione civile, lo scorso mese di febbraio, a causa del contenuto di alcune sue condotte diffamatorie tenute a mio danno.
Condotte, queste per le quali in tale sede ho avanzato una richiesta risarcitoria che sarà proseguita, a cagione della reiterata e ingiustificata assenza della citata giornalista, dinnanzi al Giudice civile. Infine, queste ulteriori dichiarazioni attribuibili alla Gatti saranno utilizzate dal mio legale nella futura causa risarcitoria al fine di dimostrare il reiterato intento persecutorio della giornalista nei miei confronti”.