Tre persone del lametino sono state arrestate e poste ai domiciliari dai carabinieri del Nas di Catanzaro con l’accusa di furto e ricettazione di viagra e farmaci dopanti. Eseguite diverse perquisizioni presso farmacie e palestre a Catanzaro e a Reggio Calabria. Sequestrate inoltre una ditta e la farmacia Palmieri di Maida, centro dell’hinterland di Lamezia.
Altre otto persone sono indagate a piede libero nell’inchiesta della procura di Lamezia Terme denominata “Blu express”, con la quale è stata fatta luce su un presunto traffico di “viagra” e altre sostanze dopanti che secondo gli inquirenti, venivano rubati e venduti in nero.
In manette, per ordine del giudice per le indagini preliminari presso il tribunale lametino, su richiesta del pm, sono finiti Luigi Strangis, 42enne dipendente di una farmacia; Giovanni Butera (51) e Antonio Bonsignore (35), entrambi corrieri di farmaci.
Le indagini avrebbero permesso di scoprire un collaudato sistema di furti posti in essere da corrieri di farmaci e magazzinieri di farmacie e depositi farmaceutici, che – secondo l’accusa – in accordo tra loro, a partire dal 2016 asportavano un quantitativo indefinito di medicinali speciali, successivamente rivendute sul mercato nero.
I furti e le appropriazioni, avvenivano approfittando della disponibilità di alcuni insospettabili magazzinieri che materialmente facevo sparire interi colli di medicinali per il tramite diretto di corrieri compiacenti che procedevano artificiosamente ad omettere la consegna dei farmaci più appetibili presso le farmacie ed in alcuni casi, addirittura ad eseguire ordini fittizi a nome dei farmacisti, per poi appropriarsi dei medicinali.
I soggetti dediti a tale traffico, procedevano anche a vendere autonomamente ingenti quantità di farmaci, prevalentemente afferenti a quelli per la cura della disfunzione erettile maschile (“viagra” o “pillola blu”, da cui il nome dell’indagine), creando una vera a propria rete di “spaccio” per accontentare l’elevata richiesta da parte di amici e conoscenti.
Di particolare interesse – spiegano gli investigatori -, è quello relativo al lametino Luigi Strangis, ritenuto il capo dell’organizzazione, il quale anche in concorso con altri, al fine di tenere salda la disponibilità di un farmacista, millantava amicizie finanche con il Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri e con altri dirigenti dell’Asp di Catanzaro, assicurando la possibilità di intervenire su una controversia amministrativa in cui era coinvolta una farmacia.
Tra i farmaci ricettati, anche un considerevole quantitativo di farmaci dopanti distribuiti, sempre nell’area lametina, a soggetti riconducibili ad ambienti sportivi e praticanti anche a livello agonistico.
Sequestrate nel corso delle indagini circa 10 mila confezioni di medicinali provento di furto e tenute in cattivo stato, che erano “un pericolo” per i consumatori finali, considerati “ignari acquirenti”.