E’ di oltre mezzo miliardo di euro l’ammontare del debito all’Asp di Cosenza. Lo fa sapere il consigliere regionale Pierluigi Caputo intervenuto dopo l’audizione in commissione di vigilanza del commissario straordinario dell’Azienda sanitaria Simonetta Cinzia Bettelini. Ai 547 milioni di euro di passivo, ci sono 102 milioni di pignoramenti, fitti per quasi un milione da pagare, mentre i bilanci consuntivi del 2018 e 2019 che non sono stati ancora approvati.
Un quadro economico drammatico che spiega oltremodo come la Sanità in Calabria, soprattutto a Cosenza, sia stata spolpata fino all’osso dalla politica in salsa bruzia. Purtroppo, finora, la magistratura ha fatto molto poco per accertare le responsabilità di questa vergognosa situazione. E c’è da considerare che la Sanità in Calabria è commissariata da circa una decina di anni. Come siano lievitati i debiti è un grande mistero. La ciliegina sulla massa debitoria la mette Reggio Calabria con un passivo di circa un miliardo di euro.
«Serve che la politica, la maggioranza così come la minoranza, senza dimenticare il management sanitario – spiega Caputo – abbiano uno scatto d’orgoglio ed affrontino senza tralasciare nessun aspetto la situazione disastrosa in cui si trovano i conti dell’Asp di Cosenza. La disponibilità della dottoressa Cinzia Bettelini con il suo intervento nella Commissione Vigilanza della Regione Calabria è un auspicio affinché tutto questo si realizzi», ha affermato Caputo nel corso della riunione della commissione consiliare presieduta da Domenico Giannetta e alla quale hanno partecipato sia il Commissario dell’Asp brutia ed il dirigente dell’ Ufficio Bilancio Nicola Mastrota. «Quanto riferito dal commissario e dal dirigente per quanto riguarda il bilancio – aggiunge Caputo – è preoccupate.
“Il debito – sostiene il consigliere del gruppo Santelli presidente – è pari 547 milioni di euro con 102 milioni di pignoramenti e i bilanci consuntivi del 2018 e 2019 che non sono stati ancora approvati. A questo, mi preme sottolineare, come ci siano anche i costi dei fitti passivi che nella sola città di Cosenza sfiorano il milione di euro”.
“È chiaro – aggiunge il consigliere – che la situazione allo stato attuale non è più sostenibile e che serve risolvere il problema ed evitare che per l’approvazione dei bilanci si arrivi ad evitare il commissariamento del commissariamento».
Per il consigliere regionale Pierluigi Caputo: «Serve fronteggiare la situazione in primis approvando il piano del fabbisogno del personale. Solo sbloccando le graduatorie e deliberando assunzioni consentiremo l’erogazione di servizi essenziali e sosterremo l’intero comparto sanitario. Anche perché, l’emigrazione sanitaria rappresenta una voce di deficit del nostro bilancio – conclude Caputo – che dobbiamo azzerare non solo per il bene della nostra azienda sanitaria ma per i malati costretti ad estenuanti viaggi della speranza».
La riunione in Commissione di vigilanza
La Commissione speciale di Vigilanza, presieduta dal consigliere Domenico Giannetta, ha approvato all’unanimità la relazione sul Rendiconto dell’esercizio finanziario 2019 e quella sulla gestione del Consiglio regionale, che è stata illustrata dal dirigente del Settore Bilancio e Ragioneria Maurizio Alessandro Praticò. Lo riferisce un comunicato dell’ufficio stampa del Consiglio regionale. “L’organismo consiliare – è detto nel comunicato – ha proseguito i lavori con l’audizione del direttore Gestione risorse economiche finanziarie Giuseppe Corea in merito alla situazione finanziaria ed amministrativo – gestionale dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria.
Per l’Asp di Cosenza, sono intervenuti il commissario straordinario Simonetta Cinzia Bettelini ed il dirigente Ufficio Bilancio Nicola Mastrota”. “Abbiamo aperto – ha sostenuto il presidente della Commissione Vigilanza, Domenico Giannetta – una importante pagina sulla sanità calabrese ed è stata l’occasione per riflettere sui diversi punti critici di un sistema che è il frutto di tante gestioni. Situazioni datate nel tempo sulle quali, più che mai, oggi, occorre fare squadra, superando steccati e barriere politiche. Tutto questo nello spirito della Commissione che mi onoro di dirigere, che non è quello ‘inquisitorio’, ma di analisi e stimolo per potere agire in modo più incisivo e propositivo sui tanti problemi del nostro territorio”.
“La sanità resta una priorità – ha proseguito Giannetta – ed alcuni dati, oggetto del confronto odierno, disegnano un quadro sicuramente poco incoraggiante. Significativo, al riguardo, è che una massa debitoria importante accomuni le città di Reggio, con un passivo circa 980 milioni di euro, e di Cosenza, il cui debito si attesta a circa 564 milioni di euro. Pertanto, a questo punto, verrebbe proprio da dire che se Atene piange, Sparta certamente non ride”.