Continua a crescere la costellazione dei satelliti Galileo, il sistema europeo di navigazione satellitare nato dalla collaborazione fra Unione Europea e Agenzia Spaziale Europea (Esa). Nella notte dell’11 settembre, alle 04,08 ora italiana, un lanciatore Soyuz partito dalla base europea di Kourou (Guyana Francese) ha portato in orbita a 23.500 chilometri i satelliti 9 e 10.
“Il dispiegamento del sistema europeo Galileo sta avvenendo rapidamente”, ha spiegato in una nota Jan Woerner, Direttore Generale dell’Esa. “Aumentando costantemente il numero di satelliti nello spazio e parallelamente quello di nuove stazioni di terra in varie parti del mondo – ha aggiunto – Galileo avrà presto una portata globale. Il giorno in cui Galileo sarà pienamente operativo si sta avvicinando. Sarà un grande giorno per l’Europa”.
In programma c’è già il lancio di altri due satelliti entro la fine dell’anno. I due dispositivi hanno completato i test nel centro tecnico di Esa (Estec) a Noordwijk, nei Paesi Bassi, e vengono ora preparati alla fase di lancio.
Il prossimo anno le attività subiranno un’ulteriore accelerazione considerando che sono ormai completati anche i test sul lanciatore Ariane 5 che potrà da adesso raddoppiare il carico di satelliti Galileo. Ad ogni lancio potrà portare in orbita ben 4 satelliti.
Con questi nuovi lanci il sistema Galileo si avvicina sempre più all’attivazione dei primi servizi, che potrebbero partire già dal prossimo anno, mentre il completamento della costellazione composta da 30 satelliti è prevista per il 2020.