Mentre la Procura di Genova ha aperto una inchiesta per omicidio colposo dopo il decesso della diciottenne Camilla Canepa, morta a seguito di una trombosi post vaccino, tra istituzioni locali, Governo e Cts volano gli stracci e si gioca a scarica barile (e sulla pelle altrui), come si fa di solito quando c’è l’imbarazzo di spiegare fatti scomodi, ma soprattutto perché è stata lanciata a tutti i costi questa assurda e forzata propaganda vaccinale per i giovani, che sono la fascia di popolazione, per età, che in quindici mesi non ha corso nessun rischio. La campagna ha avuto una eco devastante, che è suonato come un ricatto bello e buono: “Vaccinatevi e sarete liberi”, ricatto subdolo che a Bologna, in Liguria e altrove è stata accolto con favore da molti giovani che si sono fatti inoculare una terapia genica sperimentale i cui dati su efficacia e sicurezza i produttori hanno tempo fino a dicembre 2023 per metterli a disposizione, come prevede l’autorizzazione in emergenza al commercio “con condizionalità”, rilasciata da Ema e Aifa.
“Il Cts non rileva motivi ostativi a che vengano organizzate dalle differenti realtà regionali iniziative, quali i vaccination day, mirate a offrire, in seguito ad adesione/richiesta volontaria, i vaccini a vettore adenovirale a tutti i soggetti di età superiore ai 18 anni”. E’ il testo della lettera inviata il 12 maggio scorso dal Cts alle Regioni pubblicato dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti su fb per motivare il perché della somministrazione volontaria del vaccino AstraZeneca ai giovani, e anche alla 18enne ligure, Camilla Canepa, morta per trombosi dopo la prima dose del vaccino durante la prima ‘open day’ organizzata dalla Regione Liguria.
“Per tutti coloro – commenta Toti – che scrivono, raccontano, commentano su radio, tv, giornali, dibattiti politici e che continuano a dire che le Regioni sugli open day di AstraZeneca sono andate per conto loro e in ordine sparso, ecco la lettera inviata il 12 maggio dalla struttura commissariale che dipende da Palazzo Chigi e che riporta in maniera chiara il parere del Comitato Tecnico Scientifico sull’uso del vaccino”.
“La possibilità di utilizzare AstraZeneca per tutti su base volontaria non è un’invenzione delle Regioni o di qualche dottor Stranamore: è suggerimento che arriva dai massimi organi tecnico-scientifici per aumentare le vaccinazioni, e quindi evitare più morti”, ha detto ancora Toti invitando a “non fare sciacallaggio” sulla morte di dopo il vaccino AstraZeneca della 18enne ligure Camilla Canepa.
“È il momento della responsabilità e della chiarezza: a medici e scienziati spetta stabilire l’eventuale nesso tra vaccino, altri farmaci assunti e tutte le circostanze che hanno portato a questo tragico evento”.
Alcuni osservatori sostengono che “non c’era bisogno di fare nessuna vaccinazione ai giovani”, che hanno “una immunità naturale” e, fra l’altro, “in quelle fasce di età il numero dei decessi attribuiti al virus, in 15 mesi, è pressoché zero”, come mostra il grafico Iss a fine aprile. “E’ stata forzata la mano e qualcuno dovrà scusarsi”. Intanto la Procura ha aperto una inchiesta sulla morte della giovane: L’ipotesi è omicidio colposo.
